“Le proposte di Grillo – in gran parte incostituzionali, tutte controproducenti – sono motivate dal malcontento generale di fronte alla degenerazione della politica causata innanzitutto da un Governo nato da una truffa.
L’Unione aveva promesso di risolvere magicamente il problema della precarietà nel lavoro e dell’aumento dei prezzi. In realtà non ha fatto che aggravare questi e altri problemi, paralizzata dai veti e dagli ideologismi dei suoi componenti.
D’altra parte, con le preferenze avremmo un aumento esponenziale dei costi elettorali e conseguentemente della corruzione. Con parlamentari da mandare a casa dopo due mandati si accrescerebbe il potere dei poteri forti e della burocrazia che nessun elettore potrebbe rimuovere. E con la proibizione di candidare condannati, anche in via non definitiva, gli elettori sarebbero commissariati dalla magistratura politicizzata. La politica deve darsi una mossa perché una tale deriva antidemocratica non continui a crescere”.