“Prima, sull’ordine del giorno di Calderoli G2 – che chiede al Governo di impegnarsi a chiedere l’esclusione dei talebani dall’eventuale Conferenza di pace – nonostante il parere favorevole dei relatori e del Governo sette senatori del correntone DS tra cui Cesare Salvi, Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani non hanno partecipato al voto, mentre otto irriducibili hanno addirittura votato ‘no’ (tra cui Furio Colombo, Oskar Peterlini, Fernando Rossi, Turigliatto, Giannini e Ribaldi).
Poi, su un altro ordine del giorno di Calderoli – il G14, che impegna il Governo a ricercare una strategia comune dei Paesi NATO nella gestione di rapimenti in zona di operazioni, sul quale il ministro D’Alema ha addirittura ringraziato Calderoli per aver presentato il documento – Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani e Verdi hanno votato ‘no’ in blocco insieme ad alcuni colleghi dell’Ulivo, per un totale di 42 senatori: oltre un quarto della coalizione.
Si tratta di argomenti scottanti su cui è certamente grave che parti consistenti della maggioranza votino contro le indicazioni del Governo, rappresentato al massimo livello dal Ministro degli Esteri”.