“Ho presentato un’interrogazione a proposito delle dichiarazioni del generale francese Alain Pellegrini, comandante dell’Unifil, che ha proposto una modifica alle regole d’ingaggio per contrastare i sorvoli da parte di aerei israeliani, affermando fra l’altro: <<Se i mezzi diplomatici non sono sufficienti, altri mezzi potrebbero essere utilizzati>> – frase nella quale molti hanno letto una allusione ai missili anti-aerei di cui sono dotate le forze francesi presenti in Libano.
Chiedo perciò ai ministri D’Alema e Parisi se condividano le preoccupanti affermazioni del generale transalpino o se abbiano compiuto qualche passo per indurre il Pellegrini a comportamenti più consoni a un ufficiale – il quale ha, tra l’altro, il comando di oltre duemila militari italiani.
Non abbiamo certo votato perché i nostri soldati vadano a sparare sugli israeliani mentre ancora nulla si vede sul disarmo di Hezbollah, sul blocco dell’afflusso di altre armi dalla Siria e sulla creazione di un’area libera da armati non autorizzati tra i fiume Litani e la Blue Line”.