Il Quintuplo: “E Monti usa il sito del Governo per fini elettorali”

Il 2013 si è aperto con una violazione della legge sulla par condicio da parte del Governo dei professori. Il caso non riguarda la sovraesposizione del Premier nei programmi televisivi, già accertata dal Consiglio dell’Autorità per le comunicazioni, ma un altro aspetto della propaganda di Mario Monti: l’uso a fini elettorali del sito web della Presidenza del Consiglio. La violazione è stata certificata dallo stesso Garante in una delibera del 10 gennaio, emessa in seguito all’esposto presentato dal senatore del PdL, Lucio Malan. […]

Malan aveva annunciato un esposto al Garante, nella convinzione che «il Governo continua a violare in modo plateale la legge che, dalla convocazione delle elezioni, vieta a tutte le amministrazioni di svolgere attività di comunicazione con la sola eccezione di quelle indispensabili all’efficace assolvimento delle proprie funzioni». Il 10 gennaio, il Consiglio dell’Autorità per le Comunicazioni si è riunito e ha deliberato. Il provvedimento si è concluso con un’ archiviazione solo perché nel frattempo (il 2 gennaio), anche sull’onda delle proteste, il Governo aveva rimosso il documento dal proprio sito istituzionale. Ma l’Autorità presieduta da Angelo Marcello Cardani, nella delibera, riconosce comunque la scorrettezza dell’operato di Monti.

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