BERLUSCONI. MALAN (PdL): DECADENZA SAREBBE RITORNO AL 1926

Decreto Severino ritagliato su Berlusconi

“Nel mio intervento in Giunta per le elezioni ho sottolineato quanto sarebbe pericoloso per i diritti di tutti applicare retroattivamente una norma penale gabellandola per ‘amministrativa’ o per ‘requisito morale’. Peggio ancora se lo si fa stabilendo contestualmente che, sulle leggi relative alla decadenza in corso di mandato, non è possibile sollevare la questione di costituzionalità. Una cosa simile fu fatta il 9 novembre 1926, quando i deputati aventiniani antifascisti furono fatti decadere sulla base di una sorta di ‘indegnità morale’ decisa ex post dalla maggioranza mussoliniana, per rimuovere ogni ostacolo all’instaurazione del regime fascista.

Siamo in presenza, ho spiegato, di una norma – il decreto Severino – ritagliata su Silvio Berlusconi, come dimostra uno studio fatto dall’on. Enrico Costa. La legge delega è stata approvata tre giorni dopo la condanna in primo grado di Berlusconi, e non comprendeva la frode fiscale tra i reati che possono portare a decadenza. Dopo pochi giorni cominciarono dichiarazioni di esponenti del PD per includerla, pedissequamente recepite dal Governo Monti, ricorrendo al parametro – non previsto nella delega – dei reati puniti con pena superiore a 4 anni. Su questo furono sollevate forti perplessità in sede di parere parlamentare, del tutto ignorate dal Governo.

Quel che oggi si fa contro Berlusconi potrà domani essere fatto contro oggi cittadino. Anche per questo, e non solo per le implicazioni politiche, la sua vicenda è estremamente importante per tutti”.

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