ADOZIONE GAY. MALAN (FI): LA DECISIONE TRIBUNALE DI ROMA È UN GOLPE

Intervengano Napolitano, CSM, Orlando e Magistratura

“La decisione del Tribunale di Roma di dare a una bambina due madri, sulla base di un ‘matrimonio’ contratto all’estero dalle due donne, è un vero e proprio colpo di Stato contro il potere legislativo del Parlamento e contro la Costituzione democratica. Al posto dei militari, come nei classici golpe sudamericani, ci sono oggi i magistrati ideologizzati che violano l’articolo 101 della Costituzione, secondo il quale i magistrati sono soggetti alla legge e non viceversa. Al posto dei carri armati, le sentenze pronunciate abusivamente in nome del Popolo Italiano, che invece di applicare le leggi ne fanno di nuove, rottamando l’articolo 70 della Carta che assegna il potere legislativo a Camera e Senato, comunque nell’ambito della Costituzione, per la quale il matrimonio è fra uomo e donna.

In un colpo solo, quei giudici di Roma hanno introdotto il matrimonio gay, le adozioni gay e posto le premesse per la pratica dell’utero in affitto, non appena la stessa richiesta sarà formulata da una coppia di maschi. La estrema mercificazione del corpo della donna entra così non nelle leggi, ma nella loro applicazione. Il diritto di un bambino a non essere espropriato premeditatamente della possibilità di avere un padre e una madre è stato calpestato, insieme alla Costituzione.

Un fatto gravissimo, sul quale dovrebbero intervenire il ministro della Giustizia Orlando, il Consigio Superiore della Magistratura e il Capo dello Stato, quale supremo garante della Costituzione. Depositerò subito una interrogazione al ministro Orlando e, non appena si conosceranno i dettagli della vicenda, presenterò anche un esposto al tribunale competente per i reati compiuti dai magistrati di Roma.

La sovranità del popolo, che in grande maggioranza è contrario alle adozioni omosessuali, non può essere umiliata, vilipesa e violentata in questo modo”.

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