Il Governo italiano vota contro la Risoluzione dell’ONU sulla “Protezione della famiglia”

Interrogazione dei senatori Malan, Gasparri e Aracri al Ministro degli Affari Esteri
Premesso che:

il 25 giugno scorso, nel Consiglio dei Diritti Umani della Nazioni Unite, l’Italia ha votato contro una risoluzione denominata “Protezione della famiglia”;

tale risoluzione trae lo spunto dalla celebrazione del ventesimo anniversario dell’Anno Internazionale della Famiglia, si rifà a una lunga serie di risoluzioni sull’argomento, e non contiene alcun elemento che possa essere ritenuto in contrasto con la nostra Costituzione;

il documento chiede “una crescente cooperazione a tutti i livelli sulle questioni della famiglia e per intraprendere azioni concertate per rafforzare politiche centrate sulla famiglia e programmi che siano parte di un approccio integrato e ad ampio spettro sui diritti umani e lo sviluppo”; afferma che “gli Stati hanno la primaria responsabilità di promuovere e proteggere i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti gli esseri umani, inclusi donne, bambini e persone anziane”; riconosce che “la famiglia ha la primaria responsabilità di nutrire e proteggere i bambini”, e che “i bambini, per il pieno e armonioso sviluppo della loro personalità, dovrebbero crescere in un ambiente familiare di felicità, amore e comprensione”; afferma che “alla famiglia, quale gruppo fondamentale della società e ambiente naturale per la crescita e il benessere di tutti i suoi membri, specialmente i bambini, dovrebbe essere assicurata la necessaria protezione e assistenza, tale da poter assumere pienamente le sue responsabilità all’interno della comunità”, e che “la famiglia è il naturale e fondamentale nucleo della società e ha diritto ad essere protetto dalla società e dallo Stato”;

dal punto di vista operativo, la risoluzione si limita a “convocare un gruppo di discussione sulla protezione della famiglia e dei suoi membri, che si occupi dell’implementazione degli obblighi negli Stati – imposti dai pertinenti provvedimenti del diritto internazionale sui diritti umani – e discutere le difficoltà e le migliori pratiche al riguardo”, chiedendo all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di mantenere i contatti con gli Stati e con le parti coinvolte, e preparare un rapporto sulle discussioni di gruppo;

la risoluzione sulla “Protezione della famiglia” è stata infine approvata con 26 voti favorevoli, 14 contro e 6 astensioni; tra i favorevoli compaiono Paesi assai diversi tra loro come Storia, cultura e religione – quali Algeria, Cina, Congo, Etiopia, India, Indonesia, Kenya, Marocco, Namibia, Filippine, Federazione Russa, Arabia Saudita, Sud Africa e Venezuela; tutti gli Stati membri dell’Unione Europea rappresentati in Consiglio hanno invece votato contro;

 

si chiede di sapere:

quali siano gli elementi della risoluzione che hanno indotto il Governo italiano a votare contro;

ove si sia ritenuto di determinare una posizione comune della UE, quale è stata la posizione dell’Italia nell’ambito dei Paesi UE.

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