AEROPORTO TORINO. GIACHINO E MALAN (FI): RILANCIO CITTÀ DA TURISMO INTERNAZIONALE, NON DA ENNESIMA TRASFORMAZIONE URBANA

“All’inizio del 2015 finalmente partiranno, finanziati dallo Stato, i lavori di sistemazione dell’area (da Corso Vittorio a Corso Grosseto) sotto la quale vi è il passante ferroviario, ma il rilancio di Torino non arriverà dalla ennesima trasformazione urbana bensì, più facilmente, dal rilancio dell’aeroporto – se il nuovo socio del Fondo F2i, che controlla dall’anno scorso lo scalo di Caselle, sarà industriale e non finanziario. Il 49% della quota di F2i interessa infatti ad alcuni fondi olandesi, a Deutsche Bank, a Ardian (azionista di F2i) e a un fondo australiano.

Se verrà scelto un fondo speculativo, le prospettive non sono entusiasmanti; se, invece, venisse scelto un fondo industriale, cioè interessato a sviluppare gli aeroporti controllati da F2i (Torino, Malpensa e Napoli), allora, dopo gli anni di gestione “low profile” del Comune, forse ci sarebbe una prospettiva di sviluppo anche per il nostro aeroporto. Senza il rilancio dell’aeroporto è difficile puntare al turismo internazionale, quello più ricco – cosi come, senza il rilancio dell’aeroporto, le aziende estere sono meno interessate a portare alcune loro attività a Torino. Chiediamo con forza che l’amministrazione di Sinistra dedichi finalmente un pò più di attenzione alla prospettiva di un aeroporto che è, scandalosamente, solo 14° nella graduatoria dei passeggeri”.

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