REATO TORTURA. MALAN (FI): TESTO CAMERA INSENSATO, CONTRO FORZE ORDINE E ITALIANI

Con testo Camera, Hannibal Lecter assolto

“Con il testo approvato dalla Camera sul reato di tortura, non verrebbero colpite le più atroci e prolungate violenze se inflitte per mero sadismo – tipo quelle dell’immaginario Hannibal Lecter. Appena iniziato il lavoro in commissione Giustizia del Senato, emergono le paurose incongruenze di norme approvate evidentemente con la finalità di avere un bel titolo sui giornali, e non per avere leggi giuste.

Il testo prevede che le violenze comportano tortura solo se c’è il fine di ottenere confessioni o informazioni o se si perpetrano in ragione dell’appartenenza etnica, dell’orientamento sessuale o delle opinioni politiche o religiose. In pratica, se le più orrende violenze vengono praticate su una donna perché donna, il reato di tortura non c’è. Hannibal Lecter, se esistesse, non sarebbe colpito dalla legge. Mentre anche una semplice minaccia può comportare fino a dodici anni di reclusione per un carabiniere o un poliziotto che abbia a che fare con pericolosi criminali e terroristi. Addirittura, a un dirigente di polizia basta istigare un agente a minacciare un arrestato per prendersi fino a sei anni di carcere. Come se non bastasse, il testo vieta il respingimento di un immigrato clandestino se nel suo Paese può essere oggetto di quegli stessi trattamenti: praticamente, possiamo respingere solo Svizzeri e Francesi.

È, insomma, una norma contro le Forze dell’Ordine e contro gli Italiani.”

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