“La maggioranza PD-M5S ha gettato la maschera: oggi pomeriggio, nella Commissione Giustizia del Senato, nel corso della discussione del ddl sulle unioni civili ha bocciato – con la somma di voti contro e astensioni – il mio ordine del giorno a difesa del diritto dei genitori a educare i propri figli. La mia proposta si limitava ad impegnare il Governo ‘a tutelare i due diritti fondamentali riconosciuti, garantiti e tutelati dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, i propri valori religiosi nell’educazione, e il diritto di priorità dei genitori nella scelta di educazione da impartire ai propri figli (artt. 18 e 26)’. Un ordine del giorno che – in quanto tale – non mutava di una virgola il testo Cirinnà, ribadendo il contenuto dell’articolo 30 della Costituzione. Il Governo si è, peraltro, rimesso al voto della Commissione anziché chiedere un voto favorevole.
Ora è chiaro: per questi Signori, lo Stato è il padrone dei bambini e ne può fare ciò che vuole. I genitori devono subire, pagare le spese e basta”.