“La vicenda dei sessanta immigrati collocati a Villar Pellice dal Prefetto di Torino è complessa e si inserisce nel problema generale dell’immigrazione in Europa e specialmente in Italia, su cui non è più pensabile limitarsi a gestire – male – le persone che arrivano, senza almeno tentare di risolvere il problema generale nei Paesi di provenienza. Anche perché coloro che arrivano dalla Libia arricchiscono i terroristi fanatici dell’ISIS che ha più volte minacciato l’Italia, i quali causano deliberatamente le centinaia di morti di cui sappiamo per aumentare la pressione morale sull’Italia e incrementare così i loro affari scellerati.
Ma, sul caso specifico del Villar, è davvero inaccettabile che né Il Prefetto né gli altri soggetti interessati abbiano coinvolto la popolazione locale o i loro rappresentanti, a cominciare dal Sindaco. C’è molto dibattito sulla questione accoglienza e solidarietà. Quel che è certo è che, quando accoglienza e solidarietà sono praticati con i soldi altrui e a casa altrui, il minimo sarebbe coinvolgere nelle decisioni coloro che porteranno le conseguenze della scelta”.