IntelligoNews: “Ddl Cirinnà, Malan (Fi): Il PD tiri giù la maschera: vogliono l’utero in affitto”

I senatori di Alleanza Popolare della commissione Giustizia hanno presentato emendamenti per l’inserimento nella legge sulle Unioni Civili di “norme rivolte a sanzionare il commercio di gameti o embrioni e l’impiego della maternità surrogata o ‘utero in affitto’ da parte di singoli come di coppie sia eterosessuali che omosessuali”. In prima linea contro l’utero in affitto anche il senatore di Forza Italia e membro della commissione Giustizia, Lucio Malan. IntelligoNews lo ha intervistato per sapere come sta procedendo la discussione degli emendamenti in commissione.

Malan, come procede l’esame degli emendamenti al ddl Cirinnà che intendono vietare, in ogni modo, la pratica dell’utero in affitto e le adozioni gay?

“Io avevo presentato un emendamento – il primo che affronta la questione – che diceva che, fra le cause di impedimento dell’unione civili, ci deve essere l’aver sottratto un minore ai genitori attraverso pagamento o altri metodi. Io mi sono detto disposto a ritirare questo emendamento se fosse emersa la disponibilità da parte del relatore a trovare una soluzione che tecnicamente poteva essere un’altra. Non sono stato degnato neanche di una risposta: sono andati dritti e hanno votato contro. Adesso ci sono altri emendamenti su questo tema; uno di questi sarà votato appena riprenderemo la discussione del testo”.

Si sta combattendo, quindi, per evitare che ci siano adozioni di bambini presi all’estero da coppie povere…

“Certo, perché va detto che l’utero in affitto in Italia non è consentito. Ma bisogna dire che, se si presentano due tizi e uno dei due dice “questo è mio figlio” – senza che possa dimostrare che ci sia sta una relazione precedente con una donna e senza che si sappia che chi è la madre di questo bambino – allora è chiaro che o questo bambino lo ha portato la cicogna, o è stato ottenuto con l’utero in affitto, oppure è un bambino comprato in un altro Paese”.

Quindi, se non si dimostra una relazione etero-sessuale precedente a quella gay, è evidente che il bambino è stato ottenuto con metodi illegali. Questo volete che sia detto?

“L’articolo in questione può essere formulato nel dettaglio per evitare la compravendita di bambini, embrioni e uteri. Il relatore potrebbe concentrarsi su questo, proponendo anche altre soluzioni rispetto al mio emendamento. Invece dobbiamo registrare una chiusura totale su questo tema. Dimostrando, una volta di più, che l’obiettivo vero della legge è l’utero in affitto. Dare i figli alle coppie gay è lo scopo principale di questo provvedimento perché, una volta che sarà consentito questo, sarà pressoché obbligatorio andare ad infilare nella mente dei bambini la menzogna che un bambino può avere due padri o due madri. L’obiettivo è lo spianamento delle menti dei bambini”.

Recentemente è stata proprio la relatrice Cirinnà ad accusarvi di non voler trovare un compromesso e di non voler dare diritti ai gay. Come la mettiamo ? Chi è che vuole il muro contro muro?

“Loro votano e vanno dritto, ma noi abbiamo posto tre questioni: la reversibilità, il simil-matrimonio e l’utero in affitto. Nel momento in cui non ci viene proposto qualcosa che viene minimamente incontro a questi tre temi, sono loro a non voler la trattativa. Non possono attribuirci il fatto che non vogliamo dare i diritti alle coppie gay; il gruppo di Forza Italia ha presentato una testo alternativo fatto di 29 articoli, 27 dei quali sono di riconoscimenti di diritti ma senza adozione e reversibilità – perché, giustamente, non stiamo parlando di matrimonio”.

Voi state presentando una pioggia di emendamenti. In realtà, siete consapevoli che l’impianto della legge resterà questo o avete una speranza concreta di cambiare il testo? Insomma, arriveremo ad una società radicale dove non si potrà più dire mamma e papà?

“Questo è già una realtà anche senza queste legge, perché ci sono funzionari delle Stato che, contro la legge, hanno deciso che una bambina ha due mamme e altri funzionari che hanno scritto dei moduli scolastici con la dicitura ‘genitore uno’ e ‘genitore due’. Indicazioni contenute anche nelle linee guida dell’UNAR. Ma, siccome gli Italiani sono in stragrande maggioranza contrari alle adozioni gay, noi sappiamo di combattere una battaglia che, se non fosse combattuta nel contesto del “gay pride”, sarebbe già vinta. Purtroppo, c’è un gruppo di parlamentari che ha deciso di infischiarsene dei bambini e, quindi, può darsi che il testo passi. Il problema e che un referendum abrogativo non si potrebbe tenere prima del 2019, quando i danni prodotti sarebbero ormai irreversibili”.

Quindi la vostra battaglia non è finalizzata a tenersi buono il popolo del 20 giugno…

“Da parte mia, è una cosa che faccio con la più forte delle convinzioni; lo farei anche se fossi da solo e senza la maggioranza degli Italiani dalla mia parte. E la battaglia la faccio per vincerla: non combatto per perdere”.

L’NCD potrebbe avere un potere di veto molto forte, minacciando la stabilità del Governo?

“Quando i signori dell’NCD erano nel mio stesso Partito, li ho sentiti spesso parlare di valori non negoziabili; spero che sia ancora cosi: che siano non negoziabili, se non ad un prezzo altissimo”.

Minacciano la stessa durata della legislatura?

“Beh, se uno ci tiene veramente… ma, ora come ora, è chiaro che più si rafforza Renzi e meno dura la legislatura; già adesso ogni giorno minaccia di andare al voto, malgrado non ci sia ancora in vigore l’Italicum. Più Renzi si sente sicuro e più troverà un modo per tornare alle urne”.

Sarebbe significativo se il tavolo saltasse proprio sulle unioni civili, non trova?

“Potrebbe anche essere, sarebbe una buona cosa per la democrazia. Così la gente voterebbe conoscendo la realtà. Milioni di italiani che hanno votato il PD sono contrari almeno quanto me alle adozioni per le coppie gay. Ora si trovano sottoposti a questo diktat, che non è altro che il braccio legislativo di una manovra che ha appoggi mediatici, giudiziari e anche internazionali”.

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