A quattro anni dalla pubblicazione di un bando di gara, buste ancora chiuse

Finora 166 milioni di danni alla collettività per il ritardo dei lavori al corridoio intermodale Roma-Latina e al collegamento Cisterna-Valmontone: si stanno evitando altre gare d’appalto?

Interrogazione del senatore Malan al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Premesso che, a quanto risulta all’interrogante:

il bando di gara per l’affidamento in concessione dell’attività di progettazione, realizzazione e gestione dell’intervento corridoio intermodale Roma-Latina e del collegamento Cisterna-Valmontone, dall’importo complessivo di 2 miliardi 728 milioni, fu pubblicato il lontano 16 dicembre del 2011, e previde il 9 febbraio 2012 come scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione;

si è poi dovuto attendere oltre 2 anni per iniziare le procedure successive, con una lettera d’invito del 10 aprile 2014; la scadenza per la presentazione delle offerte fu fissata al 23 settembre dello stesso anno, poi prorogata al 27 novembre, quindi al 10 dicembre e infine al 18 febbraio 2015;

una nota del 3 dicembre 2014 fissava la prima seduta pubblica per il 19 febbraio 2015; già il giorno dopo arrivava una posticipazione al 25 febbraio; la seconda seduta fu convocata per l’11 marzo, e la terza per l’8 aprile, ma poi rinviata sine die e successivamente al 5 maggio; le sedute andavano poi diradandosi: la quarta seduta veniva convocata per il 29 luglio, la quinta per il 26 ottobre, la sesta per il 16 novembre alle ore 11, posticipata alle ore 17, ma poi sospesa prima di iniziare;

da un articolo de “Il Tempo”, a firma Filippo Caleri, pubblicato il 19 novembre 2015, si evincerebbe che, nonostante le 5 o 6 sedute, le buste non sarebbero ancora state aperte e che un comunicato ANAS del 16 novembre avrebbe fatto sapere che la procedura è momentaneamente sospesa; il quotidiano riferisce che fonti ANAS avrebbero spiegato l’ennesimo intoppo con la mancanza di finalizzazzione delle procedure di assegnazione dei fondi pubblici all’opera, parole interpretate dal giornalista come una dimenticanza ministeriale,

si chiede di sapere:

come sia possibile che, a 4 anni dalla pubblicazione del bando di gara, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti non abbia ancora provveduto a questi adempimenti;

quale sia la ragione del trascinarsi per 4 anni della procedura;

chi siano i responsabili di tali lungaggini;

chi rifonderà i danni alla collettività consistenti nel ritardo di anni nell’effettuazione di lavori utili al territorio, che potrebbero essere quantificabili, con un calcolo estremamente ottimistico, in almeno 166 milioni, calcolando un tasso del 3 per cento annuo sull’importo previsto, per un periodo di 2 anni, supponendo che gli altri 2 anni trascorsi siano un tempo accettabile per completare la procedura di affidamento;

se questo incredibile ritardo possa essere collegato ai vari modi con cui si stanno evitando le gare d’appalto per le concessioni autostradali, come la sospensione di quella relativa all’Autostrada del Brennero, la proroga concessa per l’autostrada Brescia-Padova sulla quale il Governo non ha ancora risposto, o come l’ipotesi di uso strumentale del project financing al fine di concedere un ingiustificato diritto di prelazione e vari altri.

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