Il Giornale: “Nozze gay, bomba a orologeria. Rischio collasso sulle pensioni”

L’impatto della legge sul sistema assistenziale è sottostimato. I costi della reversibilità per il Tesoro arriveranno a 22,7 milioni nel 2025. Ma Forza Italia rifà i conti: tra i 300 e gli 800 milioni

«La relazione tecnica del ministero è di fattura ignobile, perché considera un orizzonte temporale troppo ristretto per un tema complesso come la previdenza e, soprattutto, sottostima il numero degli omosessuali che potrebbero accedere alle unioni civili», spiega il senatore di Forza Italia, Lucio Malan, che da mesi denuncia la sciatteria del Tesoro nell’elaborare le previsioni. Mentre la relazione di Via XX Settembre si basa sull’esperienza tedesca, ipotizzando 67mila partnership a regime e 30mila assegni di reversibilità dopo dieci anni, l’esponente azzurro parte dai dati Istat relativi a un’indagine condotta nel 2011. Secondo l’Istituto di statistica, in Italia ci sarebbero tra uno e tre milioni di omosessuali, ovvero tra il 2,4 e il 6,7% della popolazione residente. Questa diversa base comporterebbe costi della reversibilità compresi tra 300 e 800 milioni nel 2025 (anno in cui termina la previsione del Tesoro) e tra 1,3 e 3,7 miliardi nel 2060. Le unioni civili, aggiunge Malan, «potrebbero incoraggiare gli abusi perché, se già oggi ci si sposa per ottenere benefici come le pensioni di reversibilità, figurarsi con un istituto più attenuato rispetto al matrimonio». La spesa per gli assegni ai superstiti nel 2014 è stata di 41,2 miliardi di euro per 4,8 milioni di beneficiari. Non è difficile ipotizzare che qualche «furbo» possa unirsi a un partner anziano, magari dietro il pagamento di un compenso immediato per migliorare la qualità della vita dei suoi ultimi anni, allo scopo di godere dell’assegno di reversibilità alla sua dipartita. Considerato che lo Stato finanza il sistema pensionistico con 100 miliardi all’anno, l’argomento andrebbe affrontato con maggiore attenzione.

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