IntelligoNews: “Galantino, Malan: Ideologico chi sovverte la realtà, battaglia va oltre la CEI”

Si fa sempre più incandescente il dibattito sulle unioni civili, vista anche la calendarizzazione del ddl Cirinnà in Senato, dove arriverà tra due settimane. Continuano le trattative, con Renzi che ha dato mandato ai suoi uomini più fidati di trovare l’accordo con le altre forze in parlamento, comprese quelle di maggioranza (vedi NCD), per evitare che non ci siano i numeri. A tenere banco oggi, però, è soprattutto l’intervista al segretario della CEI, Nunzio Galantino, realizzata dal Corriere della Sera, nella quale il Monsignore spiega la posizione della Conferenza Episcopale Italiana e, dunque, della Chiesa. IntelligoNews ne ha parlato con Lucio Malan, senatore di Forza Italia…

In un’intervista a Il Corriere della Sera, il segretario della CEI ha detto che è giusto che lo Stato dia delle risposte sulle unioni civili, ribadendo però il ‘no’ alle adozioni per coppie omosessuali e per l’utero in affitto. Come commenta?

“Giusto, ha ragione Galantino. Questo è l’approccio che abbiamo tenuto anche noi parlamentari che ci opponiamo al Ddl Cirinnà da mesi”.

Galantino ha anche detto che non si stancherà mai di chiedere un passo indietro a chi conosce la realtà solo attraverso le ideologie. Si sente chiamato in causa? A chi sta parlando?

“Non so a chi si rivolgesse; personalmente, rispondo alla mia coscienza, a Dio, e non ad altri. L’ideologia è micidiale quando pretende di sovvertire la realtà. Oggi, in una lettera su La Stampa, una madre che sta crescendo un bambino con la sua compagna si stupiva che non si riuscisse ad accettare che la figlia fosse frutto della procreazione sua e della compagna. Quando si vuole deformare e negare la realtà naturale, siamo all’uso distorto e inumano delle ideologie”.

Il segretario della CEI ha detto che, se un vescovo vorrà partecipare al Family Day, potrà farlo, ma non potrà pretendere che lo facciano tutti gli altri. Di fatto, da Galantino non arriva né una promozione né una condanna: è giusto così? 

“Da non cattolico posso solo prendere atto delle decisioni della CEI. Vedo e sento nell’Italia e tra le gente un movimento, su questi temi, così forte e così profondo che va al di là dell’appartenenza politica, e può far diventare le persone critiche nei confronti di qualunque struttura – anche ecclesiastica – che non partecipi a questa battaglia. Questo è ciò che percepisco”.

Torna in alto