Il Giornale: “Senato chiuso per referendum. Non passa più una legge”

Congelati concorrenza e processo penale. Malan (FI) denuncia: “Il Governo non vuol rischiare col PD diviso”

Senato rottamato dal Governo in anticipo. L’esito del referendum appare incerto e il fronte del No è sempre più agguerrito.

Dunque Matteo Renzi ha deciso di portarsi avanti con il lavoro, tagliando di fatto le gambe a Palazzo Madama ancor prima di sapere se la riforma costituzionale che stravolgerebbe l’attuale assetto delle Camere sopravviverà o meno alla consultazione popolare. Il senatore di Forza Italia, Lucio Malan, conferma come di fatto siano state congelate le discussioni sulle leggi più importanti – come quella sulla concorrenza o la riforma del processo penale – mentre si approvano «provvedimenti lodevoli e rispettabilissimi ma non così urgenti, come quello che dichiara la casa di Antonio Gramsci monumento nazionale».

L’esigenza politica di Renzi, prosegue Malan, è quella di non far arrivare in assemblea leggi che lascerebbero emergere tutte le profonde lacerazioni interne al PD. Tra i provvedimenti da approvare, quello più urgente è sicuramente il decreto del Governo per fare fronte all’emergenza del terremoto del 24 agosto scorso. Una legge già operativa ma che deve passare il vaglio delle Camere. Dopo il nuovo evento sismico, il Governo ha deciso di emendarlo inserendo le misure necessarie per la nuova emergenza. E Malan fa notare come, proprio grazie all’attuale sistema del bicameralismo, sia possibile correggere in corsa il decreto. «Se fosse già passata la riforma, con l’abolizione dell’attuale sistema non sarebbe stato possibile agire in questo modo – osserva Malan. Il decreto è emendabile proprio grazie al sistema bicamerale. Con la riforma non sarà più possibile».

Le Opposizioni non hanno il potere di condizionare il calendario dei lavori che viene stabilito dalla Maggioranza. «Siamo almeno riusciti a porre in discussione la nostra mozione sull’immigrazione per cercare di arginare l’emergenza – spiega Malan. Ma, ovviamente, è stata bocciata». Il senatore azzurro sottolinea che non sarà soltanto il Senato a essere rottamato, perché Renzi, con la riforma, vuol mandare in soffitta l’intero ordinamento della nostra democrazia parlamentare: «Anche la Camera verrà rottamata – avverte Malan. Diventerà soltanto un luogo di ratifica di decisioni prese altrove».

Ma la prova più evidente del fatto che il Governo sta già esautorando il Parlamento dei suoi poteri è la mancata trasmissione della Legge di Bilancio alle Camere. «Il vero scandalo è l’enorme ritardo con il quale il Governo permetterà finalmente al Parlamento di studiare la Legge di Bilancio – attacca Malan. Sarebbe dovuta arrivare il 20 ottobre ma ancora non ne abbiamo traccia». In questo modo trapelano soltanto alcuni particolari, quelli che il Governo vuole rendere noti, per guadagnare consenso in vista del referendum. Viene impedito al Parlamento di correggere la legge fondamentale dello Stato – conclude il senatore. Una gravissima violazione delle prerogative parlamentari, che i presidenti di Camera e Senato dovrebbero stigmatizzare».

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