ALLUVIONE PIEMONTE. MALAN (FI): GOVERNO IN RITARDO, CDM DECIDA

“Siamo al terzo Consiglio dei Ministri dell’era Gentiloni e l’ordine del giorno annunciato fa temere che non sarà esaminata la proclamazione dello stato di calamità per l’alluvione di novembre in Piemonte.

Da due settimane è disponibile la relazione dei tecnici della Regione Piemonte che quantifica i danni alle infrastrutture in oltre 300 milioni e valuta in 500 milioni le spese necessarie alla messa in sicurezza. Da allora si sono svolti ben tre Consigli dei Ministri: nel primo, l’ultimo del Governo Renzi, ci si è dedicati solo alle dimissioni; nel secondo, il primo del Governo Gentiloni, ci si è limitati all’attribuzioni delle deleghe ai Ministri senza portafoglio e alla nomina della sottosegretaria Boschi; nel terzo, mercoledì scorso, ci si è invece occupati di una serie di cose – dal regolamento degli ascensori al gpl – ma per il Piemonte non c’è stato il tempo.

Speriamo che oggi sia la volta buona: decine di sindaci hanno dovuto prendere autonomamente decisioni importanti senza alcun sostegno, neppure questa dichiarazione dello stato di calamità. I lavori di somma urgenza sono ingenti e devono avere un supporto giuridico. Il 7 dicembre ho presentato una interrogazione, mercoledì scorso – intervendendo al Senato davanti al Governo Gentiloni – ho sollevato il problema ma zenza avere risposta. Spero risponda oggi con i fatti”.

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