Interrogazione ai Ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro e delle Politiche sociali
Premesso che:
la multinazionale olandese TNT Express Srl con sede legale a San Mauro Torinese (Torino), corriere espresso che si occupa di spedizioni di ogni calibro, presente su tutto il territorio europeo e mondiale, il 10 giugno 2013 ha attivato la procedura di mobilità per 854 dipendenti, la maggior parte dei quali operanti presso l’unità produttiva di San Mauro Torinese e la restante parte dislocati su tutto il territorio italiano;
il 3 luglio le organizzazioni sindacali, nel corso delle trattative con l’azienda, hanno chiesto il ritiro della procedura di mobilità e presentato un piano industriale teso a salvaguardare il livello occupazionale esistente, ma le parti hanno riscontrato che non vi sono le condizioni per proseguire la fase sindacale della procedura di mobilità, dichiarando congiuntamente il mancato accordo;
nel contesto delle attuali condizioni sociali in cui versa il territorio nazionale e in particolare la provincia di Torino, e della crisi economico-finanziaria che sta colpendo aziende e l’intero settore industriale, l’attivazione della procedura di mobilità per la riduzione del personale in misura così vasta, come predisposto dalla TNT, è un colpo grave per l’occupazione;
questo piano per la riduzione del personale presentato dalla TNT potrebbe essere frutto di una strategia aziendale sbagliata di cui fanno le spese i lavoratori,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo intendano, in caso di manifesta infondatezza delle ragioni adottate dalla TNT, adottare le misure di competenza al fine di bloccare il processo di mobilità;
se intendano verificare la possibilità di attivare contratti di solidarietà, garantire ammortizzatori sociali o promuovere altre tipologie di accordi per salvaguardare il livello occupazionale dell’azienda.