A tutti gli Stati del mondo è concesso il diritto di difendersi – tranne che a Israele

Intervento in Aula per un’informativa urgente del Ministro degli Affari esteri sulla situazione in Medio Oriente

Signor Presidente,

è certamente preoccupante la situazione che è stata richiamata dal senatore De Cristofaro. Tuttavia, a tutti gli Stati del mondo è concesso il diritto di difendersi tranne ad Israele. Quando Israele si difende è un atto incredibile: i 100.000, forse 200.000 morti della Siria non suscitano le emozioni e le perorazioni cui assistiamo; non le suscitano le decine di migliaia di morti, forse più, in Iraq per l’offensiva del Califfato, di questa nuova entità politica. Soprattutto, non suscitano alcuna indignazione, neanche la notizia, le centinaia di missili che proprio da Gaza partono ogni giorno, a decine per ora, diretti a colpire la popolazione civile israeliana, la popolazione di questo piccolissimo Paese che è grande quanto una nostra Regione e, pertanto, con pochissime rampe è praticamente tutto sotto tiro. Questo non suscita indignazione.

È, allora, certamente giusto fare ogni sforzo per una pacifica convivenza in quell’area ma, veramente, non condivido che tutti i Paesi del mondo abbiano il diritto di difendersi tranne Israele, e che il tentativo di Israele di eliminare le basi da cui partono i missili sulla sua popolazione civile sia oggetto di sdegno e di perorazioni mentre le centinaia di migliaia di morti della Siria, a qualche chilometro da lì, non suscitino emozione e sdegno.

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