Visita ufficiale in Cina: al Governo italiano interessano i diritti e le libertà civili dei cinesi che lavoreranno nelle aziende italiane?

Interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri
Si chiede di sapere:

quanti siano stati i partecipanti alla visita del Governo in Cina;

quale sia stato il costo complessivo della trasferta;

per quale ragione amministratori, consulenti e operatori del Lazio ammontavano – secondo quel che si dice – a 51, quelli della Campania a 37, mentre quelli della Lombardia, regione assai più significativa dal punto di vista economico e produttivo, erano solo 7;

se la disparità di cui sopra sia legata alla “colorazione” politica delle Giunte regionali e della maggioranza degli elettori delle rispettive Regioni;

quanti contratti o accordi sono stati conclusi per l’esportazione di prodotti italiani in Cina e approssimativamente per quale valore;

quanti contratti o accordi siano stati conclusi per lo spostamento di produzioni dall’Italia alla Cina e approssimativamente con quale vantaggio per gli investitori e con quale perdita di posti di lavoro in Italia;

quali azioni siano state intraprese dal Governo e con quali concreti risultati a tutela dei marchi e dei brevetti italiani;

se il Governo abbia chiesto e ottenuto informazioni in ordine al numero di detenuti costretti ai lavori forzati in Cina, al loro orario e alle loro condizioni di lavoro;

se il Governo abbia chiesto e ottenuto informazioni in ordine al numero e all’età dei bambini lavoratori in Cina, al loro orario, alle loro condizioni di lavoro, ai loro diritti sindacali;

se gli accordi conclusi o in corso di trattativa comprendano l’utilizzo della manodopera infantile o di detenuti ai lavori forzati;

quali saranno gli orari, la situazione della prevenzione infortuni, i diritti in caso di malattia, invalidità o morte per causa di lavoro delle maestranze cinesi negli stabilimenti che sorgeranno grazie agli accordi stipulati in questa missione;

se il Governo abbia comunque richiesto il rispetto di qualche standard minimo di diritti e di età per i lavoratori cinesi che lavoreranno in detti stabilimenti;

se il Governo abbia chiesto e ottenuto informazioni sul numero delle esecuzioni capitali in Cina, sulla tipologia dei reati commessi e sulle modalità di uccisione dei condannati e, in particolare, sulle modalità e la quantità degli espianti di organi ai fini di trapianto dai corpi dei condannati e sul successivo trattamento degli organi;

se il Governo abbia chiesto e ottenuto notizie in ordine al numero di prigionieri per reati d’opinione in Cina e sulla lunghezza delle loro pene;

se il Governo abbia chiesto e ottenuto notizie sul numero di persone detenute per la loro appartenenza o pratica o militanza religiosa;

se il Governo abbia chiesto informazioni alle autorità cinesi sulle pressioni esercitate sui cattolici perché aderiscano alla cosiddetta Chiesa patriottica, i cui vescovi sono nominati dal Governo cinese;

se, come era stato richiesto in un appello firmato da numerosi parlamentari, il Governo abbia chiesto il rilascio o almeno notizie dell’avvocato Gao Zhisheng, attivista dei diritti umani fra i più noti e influenti dissidenti cinesi, o abbia compiuto passi analoghi in favore di altri dissidenti.

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