“Sì” alla revisione generale degli alti compensi pubblici, per fare risparmiare soldi ai Cittadini garantendo il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione

Dal PdL non una delega in bianco, ma una leale collaborazione per il bene degli Italiani

Intervento in Aula in dichiarazione di voto sulla fiducia al Governo Monti

Signora Presidente, Signor Presidente del Consiglio, Colleghi,

ho molto apprezzato l’approccio e l’equilibrio delle comunicazioni di oggi. In particolare, voglio rispondere alle sue parole sul Parlamento quale «cuore pulsante di ogni politica di Governo» e sulla necessità di riconoscerne e rafforzarne credibilità e autorevolezza, garantendo a Lei e ai Ministri – la cui lodevole presenza sottolineo, da parte mia e certamente del Gruppo del Popolo della Libertà – la piena e leale collaborazione in Aula e nelle Commissioni.

Il suo proposito sul contenimento dei costi di funzionamento degli Organi elettivi e amministrativi lo condividiamo pienamente, tanto che – negli ultimi cinque anni – abbiamo ridotto tra il 16 e il 25 per cento le voci del trattamento economico dei parlamentari, e qui al Senato abbiamo – parte nella legislatura precedente, parte in questa, sotto la guida del presidente Schifani – soppresso del tutto diverse voci che ritenevamo non legate al lavoro parlamentare e, ad agosto, abbiamo approvato anche l’allineamento agli altri grandi Paesi europei.

Proprio per questo, siamo interessati a una revisione generale degli alti compensi a carico della Pubblica Amministrazione, poiché lo scopo non è colpire questa o quella categoria ma fare risparmiare soldi ai Cittadini, garantendo il buon funzionamento degli Organi costituzionali e della Pubblica Amministrazione. Su questo abbiamo un particolare interesse alla verità, molto trascurata da certo scandalismo informativo e da certe pseudo-inchieste che – per poter sparare grossi numeri – classificano, ad esempio, tra coloro che vivono di politica, le decine di migliaia di consiglieri comunali che percepiscono 17 euro lordi per i quattro o cinque consigli comunali che nei Piccoli Comuni si tengono durante l’anno.

La trasparenza sugli alti compensi nella Pubblica Amministrazione, in questo senso, è importantissima. Ho recentemente potuto accedere – non senza difficoltà – alle dichiarazioni reddituali e patrimoniali che determinati dirigenti pubblici sono tenuti a presentare, analogamente a Ministri e parlamentari. Ebbene, a differenza di quanto fanno questi ultimi, molti di questi pubblici dirigenti non presentano alcuna dichiarazione; altri lo fanno in modo così generico da evadere – di fatto – all’obbligo imposto. Poiché la legge assegna proprio al Presidente del Consiglio di richiamare gli inadempienti, mi permetterò di segnalarglieli.

La pregevole brevità delle Sue dichiarazioni non Le ha consentito di sottolineare l’importanza – perlomeno, non l’ho recepito – di ridurre gli adempimenti inutili e i controlli vessatori a carico dei Cittadini e delle imprese; cosa che certamente Lei ha incluso, però, quando ha lamentato le regole che ingessano troppo la nostra economia. Questa è certamente una delle cause principali della mancata nascita e della fuga all’estero di tante imprese, con grave danno per i giovani, per le donne e per tutti. Non si tratta solo di norme – molte le abbiamo cambiate e molte eliminate – ma a volte dell’esercizio ottuso, burocratico e costoso per la Pubblica Amministrazione di certi ruoli amministrativi. Su questo è molto importante lavorare, perché non solo è una riforma a costo zero, ma è una riforma che riduce i costi della Pubblica Amministrazione e libera energie positive fra i Cittadini.

Signor Presidente, avrete il nostro voto di fiducia. Non avrete una delega in bianco perché intendiamo adempiere al ruolo che la Costituzione e i cittadini ci affidano, ma avrete di meglio: la nostra leale collaborazione per il bene degli Italiani.

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