Libano: l’unica misura che, per quanto sappiamo, ha assunto il Governo è stata schierarsi in modo acritico dalla parte di Hezbollah e dell’Iran

Il Governo riferisca in Aula sulla nostra posizione sul piano internazionale e la sicurezza dei nostri soldati in Libano

Intervento in Aula sulle comunicazioni del Governo concernenti l’evoluzione della situazione libanese

Signor Presidente,

sarò molto breve, benché l’argomento sia estremamente importante. Mi riallaccio a quanto ha detto testé il senatore Ramponi; ai suoi motivi di preoccupazione vorrei aggiungere quanto sappiamo bene – per averlo letto sui giornali – e cioè che, tre giorni fa, il presidente dell’Iran, Ahmadinejad, ha detto che presto Israele sarà cancellato e distrutto dalle carte geografiche. Prima l’aveva auspicato, adesso l’ha messo in forma di previsione.

Si sa anche ma è meno noto che, il 19 ottobre, lo stesso Generale Pellegrini, Comandante dell’UNIFIL e dunque anche dei nostri soldati in Libano, ha auspicato di poter usare non solo mezzi diplomatici per contrastare i sorvoli fatti da Israele sul Libano, pur sapendo (le fonti che hanno reso noto la notizia ne hanno altresì reso conto) che questi sorvoli vengono fatti per impedire che quantomeno le armi arrivino agli Hezbollah dall’Iran per via aerea.

Quindi, mettendo insieme le dichiarazioni di Ahmadinejad, che prevede una pronta scomparsa dello Stato di Israele, alla situazione descritta dal senatore Ramponi, si dovrebbe indurre il Governo a venire a riferire spontaneamente, anche perché il 18 agosto, nelle Commissioni Esteri e Difesa riunite di Camera e Senato, fu votato all’unanimità o quasi un ordine del giorno che impegnava il Governo a riferire costantemente sull’evoluzione dei fatti. Il Governo non lo ha fatto. Purtroppo, l’unica misura che, per quanto sappiamo, ha assunto il Governo è stata quella di schierarsi in modo acritico dalla parte di Hezbollah e dell’Iran. Lo abbiamo sentito dire anche in quest’Aula dal vice Ministro Intini, il quale ha affermato che ogni problema dell’area deriva da Israele.

Questo non ci rassicura per nulla – né sulla dignità della nostra posizione sul piano internazionale, né tantomeno sulla sicurezza dei nostri soldati che si trovano in Libano su mandato dell’ONU e su mandato di questa Camera.

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