FAKE NEWS. MALAN (FI): CONTRASTARE REATI MA NON SOPPRIMERE LIBERTÀ DI INTERNET

“Certe fake news diffuse in Internet toccano livelli vergognosi, come quello sulla sorella della Presidente Boldrini. Ma non possono dare spunto a leggi che soffochino la libertà di informazione su Internet, diventato ormai un veicolo fondamentale per tutta l’informazione non allineata con i grandi interessi. Piuttosto, le stesse regole di pluralismo imposte a giornali, radio e televisioni vanno applicate ai grandi social media – di gran lunga il più ricco mezzo di comunicazione di oggi – che, invece, impongono una propria politica di censura in base a scelte del tutto arbitrarie, che lasciano liberi i tagliagole di proferire le loro minacce e incitamenti all’odio e, poi, magari tolgono la voce a pacifici gruppi religiosi perché non sono abbastanza ‘politically correct’. Per non parlare di quando collaborano attivamente con regimi tirannici, per sopprimere la libertà nei loro Paesi.

Sono inaccettabili certi disegni di legge che, per punire le fake news – ovvero le bufale – introducono formulazioni talmente generiche da rendere punibile qualunque cosa, in particolare l’informazione non allineata. Ricordo che il reato di diffamazione è già punito oggi, anche se commesso attraverso Internet. Mi pare sia il caso che riguarda la sorella di Laura Boldrini.

Purtroppo, il reato di ingiurie è stato soppresso e, su questo, andrebbe fatto un ripensamento. Ma la libertà va salvaguardata”.

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