ALBANIA. MALAN (FI): IMMENSA PROTESTA A TIRANA PER ELEZIONI LIBERE, GOVERNO SE NE OCCUPI

“Oggi a Tirana si sta svolgendo la più grande manifestazione della Storia dell’Albania. 600mila persone secondo l’ex Presidente della Repubblica, Sali Berisha, molti meno secondo il Governo. Quello che è certo è che il Viale degli Eroi Nazionali è gremito di cittadini che chiedono elezioni libere dall’influenza dei produttori e dei trafficanti di droga il cui giro d’affari, secondo il Capo della Procura Nazionale Antimafia italiana, Franco Roberti, e il Capo della Procura di Lecce, Cataldo Motta, sta aumentando in modo esponenziale ed è diretto soprattutto verso l’Italia. L’Albania è considerata il ‘numero uno’ per la diffusione della droga in Europa.

La manifestazione è stata promossa dal Partito Democratico (centrodestra, membro del Partito Popolare Europeo), il principale Partito di opposizione, guidato dal giovane ex Ministro Lulzim Basha che, da dodici settimane, insieme a migliaia di militanti, protesta con un tendone accanto al Palazzo del Governo. Già ieri sono stato presente a una manifestazione preparatoria e ho constatato il forte sostegno di cui gode Basha.

Il Partito Democratico denuncia che l’immensa mole di denaro legata alla droga viene usata per comprare voti nelle elezioni e che, nonostante una recente legge che impedisce ai condannati per gravi reati di occupare posizioni pubbliche, molti sono ancora i parlamentari, i sindaci, i dirigenti pubblici di nomina politica con precedenti di vari reati – incluso l’omicidio e lo stupro – generalmente legati alla droga, che restano in carica, nonostante – su pressione del Partito Democratico e dell’Unione Europea – sia stata approvata una legge che lo impedisce.

Chiederò al Governo italiano un intervento a favore della democrazia in Albania, un Paese molto più vicino alle nostre coste del litorale libico, da cui vengono prelevate decine di migliaia di immigrati. Elezioni influenzate dal traffico di droga in Albania è un pericolo grave per il nostro Paese, tanto più che parliamo di uno Stato membro della NATO e candidato all’ingresso nell’Unione Europea. La Germania se ne sta occupando, l’Italia non può stare a guardare.”

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