Vaccini: Dalla discussione nel Senato, forti miglioramenti a un decreto nato male

Sarebbe stato facile votare “no” alla fiducia ma – per gli Italiani, per i genitori e per i bambini – non avremmo ottenuto nulla

Intervento in Aula per dichiarazione di voto sul decreto-legge riguardante l’obbligo vaccinale

Signora Presidente, Signor Ministro, Colleghi,

il decreto su un’emergenza dovrebbe unire gli Italiani – e, dunque, anche i senatori che li rappresentano – e invece è accaduto il contrario: polemiche nel Paese, clima di scontro, talora anche in quest’Aula, pareri di istituzioni scientifiche messi in dubbio e altro ancora. È una situazione senza precedenti, che giustamente si è espressa anche con migliaia di messaggi e telefonate a ciascuno di noi. Tutto questo è successo e sta ancora succedendo perché il decreto-legge in esame è nato male.

Voglio, infatti, ricordare che cosa prevedeva il testo originale, che è stato presentato in Commissione e che, trattandosi di un decreto-legge, è ancora in vigore. Esso prevedeva l’obbligo – unico al mondo – a 12 vaccini, multe fino 7.500 euro e, addirittura, il rischio di perdere la potestà genitoriale, attraverso l’intervento del Tribunale dei minori, con un provvedimento estremo, che dovrebbe essere usato solo in casi gravissimi e non certo nei confronti di genitori che di sicuro si occupano a fondo del benessere dei propri figli. Era, insomma, un testo punitivo, che sceglieva la via repressiva piuttosto che quella del dialogo, della trasparenza e dell’informazione scientifica.

Poi è arrivata l’ormai consueta minaccia di porre la fiducia, che avrebbe tappato la bocca a tutti – Maggioranza e Opposizione – e avrebbe impedito miglioramenti in Assemblea, anche se ampiamente condivisi. In questo contesto, è evidente che sarebbe stato facile per noi di Forza Italia limitarci a fare opposizione, votare “no” alla fiducia – come abbiamo sempre fatto – e denunciare i numerosi problemi e i difetti anche gravi che conteneva il decreto-legge. Avemmo potuto raccontare, a chi condivide le intenzioni della legge, di aver votato contro a causa della questione di fiducia e, a chi si oppone, di aver accolto le loro istanze ma, per gli Italiani, per i genitori e per i bambini non avremmo ottenuto nulla – nessun miglioramento delle norme e neppure l’occasione per parlarne efficacemente.

Abbiamo, allora, scelto una via più complicata, certamente meno facile per noi ma – crediamo – molto più utile per il Paese, per la salute degli Italiani e di tutti i bambini. Ci siamo assunti la responsabilità di chi rappresenta il Popolo e deve portare i migliori risultati possibili, prima ancora che sventolare questa o quella bandiera. Abbiamo ritenuto di dover impedire due pericoli opposti. Il primo è che fosse approvata una legge che, per la sua impostazione errata, rischiava di produrre effetti opposti a quelli desiderati. Il secondo è che un’eventuale bocciatura di questa legge facesse passare tra gli Italiani il messaggio che, secondo il Parlamento, non è bene vaccinarsi. Una cosa su cui tutti mi pare siamo d’accordo, nonostante le distinzioni, è che sia un bene vaccinarsi. È bene ricordare anche che non tutti coloro che protestano sono dei “no vax” ma delle persone che chiedono modifiche e attenzione a casi particolari. Abbiamo così ottenuto, innanzitutto, che il Governo e la maggioranza discutessero con noi, perché pensiamo che su un provvedimento così importante non si possa decidere con un solo voto a causa della questione di fiducia, specialmente quando ci sono così tante criticità e c’è così tanta attenzione nel Paese (questo, naturalmente, non dovrebbe valere soltanto per i vaccini, ma, purtroppo, in altri casi non è stato così).

Forza Italia è a favore delle vaccinazioni. Riteniamo i vaccini un presidio fondamentale per la salute dei nostri figli; ciò è confermato dalla Storia italiana e da quella europea, dove malattie che facevano un numero enorme di vittime sono pressoché scomparse e la vita media è aumentata di decenni. Certo, non ci sono stati solamente i vaccini: sono intervenuti anche altri progressi e un miglioramento generale della qualità della vita. Nel Terzo mondo, però, dove purtroppo le condizioni della qualità della vita sono spesso ancora bassissime, ci sono stati enormi effetti positivi e milioni di vite sono state salvate grazie ai vaccini. Attenzione, dunque, a screditare questa pratica. Noi rispettiamo anche chi è del tutto contrario ai vaccini, ma attenzione a diffondere paure ingiustificate tra la grande maggioranza di persone che, vaccinando sé stesse e i propri figli, proteggono anche coloro che non possono o non vogliono farlo. Tuttavia, così come era scritto, il provvedimento al nostro esame era ingiusto per molti aspetti e controproducente. Ci siamo confrontati con le associazioni dei genitori, abbiamo ascoltato le loro ragioni, abbiamo lavorato, fatto proposte, discusso a lungo e ottenuto molto – anche se non tutto quello che avremmo voluto.

Abbiamo ottenuto di cambiare l’impostazione prevalentemente sanzionatoria presente in origine, per cui oggi, con il testo che stiamo per approvare, prima di comminare una qualsiasi sanzione c’è l’obbligo da parte dell’ASL di convocare la famiglia, di spiegare le ragioni della vaccinazione, di fornire i dati scientifici e, solo dopo, valutare le possibili sanzioni. Tutto questo è stato fatto con un emendamento – votato all’unanimità – che, con l’apposizione della fiducia, non sarebbe stato neppure preso in considerazione. Le stesse sanzioni sono state fortemente ridotte di 15 volte; sono oggi una cifra tra i 100 e i 500 euro, vicinissima a quella già in vigore precedentemente, e 15 volte inferiore a quella che sarebbe entrata in vigore con l’impostazione originaria del decreto-legge. Abbiamo fatto ricomprendere nel perimetro dell’obbligo i minori stranieri non accompagnati che, con un aumento degli obblighi vaccinali, era bene nominare specificamente – anche perché non privi di persone che sono responsabili per loro, che sono poi oggetto delle sanzioni. Infine, siamo riusciti ad ottenere un’altra misura che riteniamo logica e importante: anche le persone che sono a costante contatto con i nostri figli, nelle scuole e negli ospedali, devono dichiarare la loro situazione di copertura vaccinale. Non è comprensibile, infatti, che si obblighino tutte le famiglie italiane a vaccinare i propri figli e poi non si sappia nemmeno che l’insegnante o il pediatra con cui vengono in contatto possono rappresentare un veicolo di contagio. Il provvedimento è stato, quindi, profondamente modificato, dando molte risposte ai dubbi degli Italiani.

Rimangono degli aspetti che ci convincono poco. Prima di tutto, si sta scaricando sulle aziende sanitarie un peso enorme: centinaia di migliaia di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, da vaccinare in tempi brevissimi, senza prevedere alcun aiuto e alcun ulteriore finanziamento. Noi abbiamo chiesto un rinvio delle scadenze, dell’entrata in vigore effettiva dell’obbligo, prevedendo per un primo periodo soltanto la raccomandazione, la forte raccomandazione e la raccolta dei dati. Avete voluto mantenere un testo dove l’obbligo è pressoché immediato. Sappiamo che, già oggi, le Regioni e le ASL, specialmente alcune, hanno difficoltà a mettere in atto le norme previste in precedenza. Già oggi vengono mandate lettere in ritardo a persone che hanno fatto vaccinare i loro figli, dicendo che non li hanno fatti vaccinare. Temo che arriveranno con un ritardo ancora maggiore a chi non ha fatto vaccinare i propri figli. C’è, poi, la questione dei vaccini monocomponente – sollevata con emendamenti presentati dal mio Gruppo ma anche da altri: è stato approvato un emendamento della relatrice che pone il problema, ricordando il diritto a non dover rivaccinare chi è immune per qualche ragione alla malattia, senza però fornire gli strumenti perché questo possa avverarsi. Anche questa questione andrà approfondita. Avevamo chiesto un calendario più elastico fin dall’inizio, per evitare che l’elasticità del calendario vaccinale venga determinata dall’incapacità e dall’impossibilità dell’ASL di mettere in atto quanto la legge prevede.

Vorrei sottolineare un aspetto; la copertura vaccinale in Italia non è sufficiente e sta scendendo costantemente negli ultimi anni. Lo stesso calo si verifica sia nelle vaccinazioni obbligatorie, sia in quelle non obbligatorie. Non sarebbe stato meglio iniziare almeno tre anni fa, quando si registrava il primo calo di copertura, a preoccuparsi seriamente e a controllare che la filiera della vaccinazione funzionasse, investendo in misura maggiore sull’informazione e la conoscenza anziché intervenire tardivamente, basandosi sulle sanzioni e la repressione?

Noi non escludiamo – e, anzi, auspichiamo – ulteriori modifiche nei prossimi mesi, alla luce delle difficoltà pratiche nell’attuare parti del decreto. Auspichiamo che siano messi pienamente in atto aspetti che ordini del giorno ed emendamenti hanno introdotto, con riferimento alla necessità di un’adeguata raccolta delle reazioni avverse e all’attenzione dei pediatri nel valutare situazioni particolari che suggeriscono di posporre la vaccinazione – come, ad esempio, nel caso di bambini prematuri o, comunque, sottopeso.

Signora Presidente, concludo con una considerazione di carattere generale. Il Senato, pur in una stazione di fretta eccessiva, ha dimostrato di saper fare ancora il proprio lavoro, cioè dare spazio e voce nel provvedimento alle varie opinioni e sensibilità presenti nel Popolo italiano. C’è stato qualche problema, anche procedurale, forse perché si è un po’ persa l’abitudine di fare il nostro lavoro – e, cioè, elaborare le leggi anche attraverso momenti di scontro e di dialogo. Questa è una risposta a chi vorrebbe annichilire il Parlamento, misurandone l’efficacia dalla rapidità con cui mette in atto decisioni prese altrove e che, con varie campagne che vediamo in nato da anni e anche questi giorni, cerca di ridurne ulteriormente la portata. Con tutti suoi limiti e difetti, il Parlamento è l’unico luogo dove le opinioni dei cittadini hanno il loro peso diretto nelle decisioni che coinvolgono tutti.

Forza Italia rivendica di aver reso possibile questa discussione e di aver fortemente migliorato il provvedimento, ponendo le premesse per una migliore copertura vaccinale a beneficio di tutti, anche dei non vaccinati, e riducendo in modo decisivo il peso su coloro che fanno scelte diverse. Per questo, Forza Italia voterà a favore di questo provvedimento.

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