Opinione Pubblica: “Nuova partnership strategica per fermare le sanzioni contro la Russia”

di Silvia Vittoria Missotti

Il 5 dicembre scorso, su iniziativa dell’On. Fabrizio Bertot, europarlamentare Forza Italia durante la VII legislatura, alcuni politici italiani hanno firmato una dichiarazione di impegno, per creare una partnership strategica che auspica a porre fine alle sanzioni europee e russe. All’iniziativa ha aderito anche Mikhail Starshinov, Primo Deputato Capo della Commissione per le relazioni internazionali della Duma di Stato russa.

Riportiamo di seguito il testo della dichiarazione.

Dichiarazione di impegno

Oggi, martedì 5 dicembre 2017, in occasione della Conferenza internazionale tenutasi a Roma presso l’ufficio italiano del Parlamento italiano e organizzata dall’ On. Fabrizio Bertot, europarlamentare Forza Italia durante la VII legislatura,

il Sen. Maurizio Gasparri, Vice-Presidente del Senato, il Sen. Lucio Malan, membro della III Commissione permanente Affari Esteri del Senato, e l’On. Deborah Bergamini, Vice- capogruppo al Consiglio d’Europa, insieme a Mikhail Starshinov, Primo Deputato Capo della Commissione per le relazioni internazionali della Duma di Stato russa, intendono creare un ponte internazionale e una partnership strategica per valutare la possibilità di porre fine alle sanzioni europee e russe che hanno congelato il dialogo internazionale tra questi Paesi e, nello specifico, tra l’Italia e la Federazione russa.

Si tratta di un punto cruciale in quanto queste restrizioni hanno causato una diminuzione delle relazioni commerciali, con pesanti e dannose conseguenze interne all’economia per entrambi i Paesi.

Per questo motivo, l’On. Bertot insieme al Sen. Gasparri, il Sen. Malan e l’On. Bergamini e nell’interesse dello Stato italiano, si impegnano a sottoscrivere questo impegno, con l’obiettivo di portarlo all’attenzione dei decisori politici per fermare definitivamente le sanzioni.

Nel 2017, il volume di scambi commerciali tra Italia e Russia è aumentato del 26%. Tuttavia, l’introduzione delle sanzioni europee e delle contro-sanzioni russe, negli ultimi tre anni, ha provocato miliardi di euro di danni all’economia italiana, oltre che la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro nel nostro Paese (nel 2016, la stima era di 200 mila)

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