La saggezza di Rambo. Una soluzione per il Governo

di Lucio Malan

Nel film Rambo III, il soldato impersonato da Sylvester Stallone pronuncia alcune battute memorabili dialogando con un afghano che gli sta consegnando il materiale bellico richiesto. “Cosa sono questi?”, chiede quello, curioso di armi. “Luci blu”, risponde Rambo. “E cosa fanno?”. “Luce blu”. Allo stesso modo, nei giorni in cui si cerca di formare un Governo, ci si dovrebbe chiedere: “Cosa deve fare il Governo?”. “Governare”, è la risposta, che vale per qualunque Governo del mondo. Appena un po’ meno ovvia è la risposta alla domanda: “Cosa devono fare Camera e Senato?”. Devono fare le leggi, come dice l’articolo 70 della Costituzione.

Provo ad applicare la saggezza di Rambo alla situazione attuale. Il centrodestra ha la maggioranza a Camera e Senato – ma solo relativa, non assoluta. “Circondarli è escluso”, dice Rambo più avanti nel film, quando si trova a fronteggiare con il solo aiuto del colonnello Trautman qualche migliaio di soldati sovietici con carri armati ed elicotteri. Matteo Salvini, Premier designato dalla coalizione, rivendica il diritto di fare il Governo, e senza la partecipazione di altre forze politiche. Il M5S dice: “Dialoghiamo con tutti, ma devono passare da noi”, mentre il PD afferma: “Governi chi ha vinto le elezioni”. C’è una soluzione in grado di non contraddire nessuno degli interlocutori? Rambo pensa di sì.

Matteo Salvini deve formare un Governo espressione della coalizione di centrodestra, esattamente come va affermando, e andare in Parlamento. L’unico modo per il PD di mettere in atto il “governi chi ha vinto” è astenersi sul voto di fiducia. Venerdì 23 scatta il nuovo Regolamento del Senato e, a Palazzo Madama, l’astensione non equivarrà più al voto contrario; dunque sarà sufficiente avere più voti favorevoli che contrari nelle votazioni, fiducia inclusa, esattamente come alla Camera. A questo punto, qualunque fosse il voto del M5S (che ben potrebbe astenersi, se il dialogo di cui parlano è cosa concreta), il Governo potrebbe insediarsi. Per fare cosa? “Per governare”, dice Rambo. Il che non è poco! Proprio sul tema cruciale dell’immigrazione – chiaramente il punto di forza della Lega, nonostante Forza Italia in Parlamento abbia fatto anche di più – l’attuazione delle leggi è più importante delle leggi stesse. La dinamica per cui quasi tutti i migranti recuperati nel Mediterraneo sono arrivati in Italia non è stata determinata da leggi ma da decisioni governative, come ha ben spiegato Emma Bonino. Lo stesso vale per la dislocazione delle nostre navi, il rapporto con le Ong, i meccanismi di distribuzione e gestione dei migranti in Italia, l’impiego delle Forze dell’Ordine, l’ordine pubblico, la nomina di tante figure importanti tra cui i prefetti, e moltissime altre cose in tutti i campi. Chi governa fa la differenza – naturalmente, se governa bene.

E che succede quando si tratta di approvare leggi? Quel che succede da 229 anni negli USA, dove pure il potere del Presidente è notoriamente forte: bisogna trovare la maggioranza alla Camera e al Senato, dove sarà necessario qualche voto, favorevole o di astensione, di una parte dell’Opposizione. Ci sono tante cose su cui, a parole, c’è un grande accordo, Si tratta di attuarle. Non sarà facile? Se qualcuno pensa che governare l’Italia sia facile, è bene si informi meglio. La democrazia in generale non è una cosa facile, ma persino Mussolini, che non aveva questo problema, ebbe a dire – pare – che governare gli Italiani, più che difficile, è inutile.

Noi, invece, abbiamo il dovere di provare a fare il bene del nostro Paese, della nostra gente, a dispetto di tutte le difficoltà. Milioni di Italiani affrontano ogni giorno situazioni assai più penose che non governare senza una maggioranza assoluta. È davanti a loro che, per il mandato ricevuto dagli elettori, abbiamo il dovere morale di provarci e mostrare che siamo in grado di fare la differenza.

Torna in alto