“Da settimane ormai dibattiamo sulle misure del provvedimento denominato ‘decreto dignità’, contenute nelle decine di testi diversi fatti filtrare dal Governo, ma il problema è che il decreto non è stato pubblicato, dunque non esiste. Un decreto fantasma può essere costituzionale? Il decreto-legge, secondo al Costituzione, deve essere emanato solo in casi di straordinaria necessità e urgenza. Le settimane perse dimostrano che l’urgenza non c’è. La procedura corretta era presentare un disegno di legge alle Camere e introdurre le molte modifiche di cui si è parlato con emendamenti, del Governo o dei parlamentari, con trasparenza e vero dibattito. Invece tutto avviene in oscure trattative, nell’ombra dei palazzi e chissà dove altro. Dove è finita la trasparenza? Perché non assistiamo in streaming ai mercanteggiamenti su questo testo? Una cosa è certa: manca anche un altro requisito costituzionale. Manca l’omogeneità. Che c’entra la pubblicità dei giochi a premi con i contratti di lavoro a termine? È davvero il governo del cambiamento. In peggio.”