IL GOVERNO COPIA IL DECRETO GENTILONI…E SBAGLIA ANCHE!

Signor Presidente, gli errori possono capitare anche nello scrivere una legge. Certo io non ricordo che ci sia stata una modifica a un testo di legge – perché questa è una legge dello Stato, non è un disegno di legge – in vigore dal 9 gennaio scorso, quindi vale la pena andare a vedere come mai c’è stato questo errore. Giova, come mi ha suggerito la senatrice Modena, confrontare il testo del decreto-legge che stiamo esaminando con il testo del decreto-legge n. 237 del 23 dicembre 2016 firmato dal presidente del Consiglio Gentiloni e dal ministro Padoan, «Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio e del settore creditizio». Ebbene, i primi 19 articoli sono, con l’eccezione di due, nella rubrica e in grandissima parte del testo, perfettamente uguali al decreto che stiamo esaminando.

I problemi cominciano all’articolo 20, dove si è manifestata una certa creatività da parte dell’attuale Governo, perché quello era l’articolo 22 nel decreto-legge originario del 2016, dove c’erano delle norme riguardanti le banche cooperative che non sono presenti nel decreto-legge oggi in esame. All’articolo 20 di questo decreto-legge viene riprodotto, al comma 1, il comma 1 del vecchio decreto-legge Gentiloni e, al comma 2, il comma 2. Poi i commi 3 e 4 del decreto-legge Gentiloni non entravano in questo decreto-legge, per cui il comma 3 riproduce il comma 5 del decreto-legge Gentiloni. Di conseguenza, quando si arriva al comma 7 di questo decreto-legge, hanno copiato anche le parole con il riferimento al “comma 5”, quando invece il riferimento avrebbe dovuto essere al comma 3. (Applausi dai Gruppi FI-BP e PD). È come se io al liceo, durante il compito in classe, copiassi tutto il testo dalla mia compagna di banco e poi copiassi anche “Anna Maria Bernini” come autore. È un infortunio; però, insomma. (Applausi dai Gruppi FI-BP e PD).

La cosa curiosa è che io allora sono andato a vedere anche i resoconti. All’epoca l’approvazione non è stata proprio tanto liscia, perché alla Camera il MoVimento 5 Stelle (l’ho ricavato sia dal resoconto, sia dall’autorevole «Il Fatto Quotidiano»), nel votare contro questo provvedimento, ha esposto striscioni enormi con scritto “ladri di risparmi”, cartelli e salvadanai scossi al grido di “ladri, ladri”. Invece qui gli amici della Lega…

PRESIDENTE.Senatore Malan, parliamo della rettifica, non dell’errore.

MALAN (FI-BP). Infatti io sto parlando sull’ordine dei lavori. Qui gli amici della Lega hanno esposto cartelli con scritto “risparmiatori truffati”, “banchieri graziati”, “vergogna” e hanno gettato delle simpatiche banconote finte, di cui alcune sono ancora in mio possesso, perché erano molto carine. (Applausi dal Gruppo PD).

Noi abbiamo votato a favore allora e ci è stato detto che avevamo fatto un inciucio con il Partito Democratico. Invece, chi si è opposto in modo ferocissimo oggi lo copia, lo copia male e credo che voterà a favore. (Applausi dai Gruppi FI-BP e PD).

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