IRAN, MALAN (FI): KHAMENEI SOSTIENE JIHAD TERRORISTA, NO A INDIFFERENZA

Dopo anni di promesse di distruzione di Israele, oggi arriva da Ali Khamenei, ‘guida suprema’ e vero capo dell’Iran, l’esplicita ammissione del sostegno al terrorismo internazionale, in particolare contro lo stato ebraico. Di fronte a questo, l’Italia non può restare indifferente. I rapporti privilegiati imprudentemente stabiliti negli ultimi anni devono essere profondamente rivisti, anche se conosciamo la propensione di Beppe Grillo e di taluni suoi seguaci per gli ayatollah. La condanna che viene dall’Alto rappresentante per la politica estera europea della UE, Josep Borrell, non deve essere un fatto episodico, di circostanza riservato ad oggi, ma deve rispecchiarsi nell’azione quotidiana, che troppo spesso è stata attentissima ad ogni mossa di Israele e estremamente cooperativa con l’Iran.

Nel suo discorso di oggi, Khamenei, non solo ha paragonato Israele al Coronavirus e lo ha definito ancora una volta un tumore canceroso da estirpare, ma ha dichiarato esplicitamente che la sua distruzione è jihad, guerra santa, dovere islamico, e che l’Iran sostiene ogni gruppo e ogni organizzazione che ci si impegna, il che ovviamente include diverse entità terroriste. La guida suprema non ha solo messo nel mirino Israele, ma anche ‘gli Stati Uniti e i suoi alleati occidentali’, per quanto accaduto in diversi paesi islamici, tra cui Iraq e Afghanistan, dove i nostri soldati sono impegnati da anni.

Il ministro degli esteri Luigi Di Maio, che – come il suo predecessore – non ha mai risposto alle mie interrogazioni sulla posizione italiana rispetto all’Iran, e il presidente del consiglio Giuseppe Conte devono spiegare come il Governo sta reagendo di fronte a queste affermazioni, che hanno tutte le caratteristiche di una dichiarazione di guerra.”

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