“A 21 mesi dal tragico crollo del Ponte Morandi, ancora nessuna decisione sulla concessione di Aspi (Autostrade per Italia), sulla quale incombe la minaccia della revoca. Il risultato è che gli automobilisti continuano a pagare salatissimi pedaggi, gli azionisti, tra cui tantissimi piccoli risparmiatori, subiscono perdite e gli investimenti sulle autostrade non si fanno. Un vero capolavoro. Nel frattempo circolano le ipotesi più strampalate come quella dello Stato che, attraverso aziende partecipate, compera il pacchetto azionario di maggioranza di Aspi, cioè compera la gestione di 2800 chilometri di autostrade che sono già sue a tutti gli effetti. Il Governo si decida una buona volta, ma con obiettivo di tutelare gli interessi dei cittadini che hanno il diritto di vedere scendere i pedaggi, sia sulle tratte Aspi, sia sulle altre, come la Torino-Milano dove applicando le norme dovrebbe esserci una diminuzione del 2,5% almeno dal 2018, mentre con recenti decisioni del Cipe le farebbe salire del 2,2%. Quasi tutte le aziende italiane sono in difficoltà, e si fanno ancora questi giochini?”
Roma, 25 maggio 2020
AUTOSTRADE, MALAN (FI): GOVERNO DECIDA E DIFENDA UTENTI
