BERLUSCONI CONTRARIO ALLA RIFORMA DEL MES IL 4 DICEMBRE 2019

Ecco cosa disse:

“Di fronte alla grave presa di posizione del Presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, che chiude a qualsiasi riapertura del negoziato sul Meccanismo Europeo di Stabilità, stupisce e preoccupa ancora una volta l’incertezza e l’evanescenza dell’atteggiamento del governo italiano. Quello del Fondo salva-Stati è un tema che va affrontato con grande serietà, perché potrebbe avere ricadute molto pesanti per l’Italia. Invece di polemiche ad uso interno, da un esecutivo responsabile ci si attenderebbe un’iniziativa chiara e forte in sede europea. Il nostro Paese rischia di trovarsi a dover finanziare per una quota importante, fino a 125 miliardi di Euro, un fondo sul quale non ha in pratica nessuna possibilità di controllo. L’Italia potrebbe trovarsi costretta a finanziare un’operazione di salvaguardia di altri stati, o di banche straniere, anche se la reputassimo sbagliata e contro il nostro interesse nazionale. Già oggi del resto il MES garantisce l’acquisto di titoli di Stato di altri paesi a rendimento zero.
La necessaria riforma del MES andrebbe inserita nel quadro di una generale ridefinizione delle regole dell’Unione, una riforma complessiva della cui necessità parliamo da molto tempo: è proprio per contribuire a realizzare questa nuova Europa che ho deciso di sedere al Parlamento Europeo. Si tratta di riportare trasparenza e democrazia nei processi decisionali europei e quindi consentire ai cittadini di tornare a credere nell’Europa. In particolare il MES dovrebbe essere collocato fra le istituzioni europee controllate dal Parlamento, unico organismo dell’Unione espresso direttamente dai popoli d’Europa. Questo prevede fra l’altro la risoluzione approvata dall’Assemblea anche con il sostegno di Forza Italia.
Per questo il nostro Paese dovrebbe battersi, unito: un governo responsabile e autorevole non si perderebbe in recriminazioni sulle responsabilità passate, ma chiederebbe l’aiuto di tutti, come sempre deve accedere quando è in gioco l’interesse nazionale, per rinegoziare un accordo che così com’è rischia di far pagare agli italiani un prezzo davvero troppo alto. Noi di Forza Italia saremo pronti a tutelare in tutte le sedi l’interesse nazionale, nonostante le contraddizioni di questo Governo”.

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