“È grave che il decreto-legge sostegni abbia del tutto ignorato le scuole paritarie, gravemente colpite dalla crisi indotta dalla pandemia, con molti istituti a rischio di chiusura. Presenteremo proposte di modifica in sede di esame alla Camera e al Senato, ma il percorso è già in salita. Bene mettere 335 milioni per le esigenze delle scuole statali, che però non hanno subito alcun danno economico, ma hanno solo dovuto adeguarsi alle particolari esigenze della sicurezza e della didattica a distanza. Le scuole paritarie hanno avuto gli stessi problemi, cui si sono però sommate gravi difficoltà finanziarie perché molte famiglie hanno spostato i loro figli in scuole statali a causa della riduzione dei loro redditi e altre per lo stesso motivo sono in ritardo nel pagare le rette. Le scuole paritarie fanno risparmiare circa 6 miliardi all’anno allo Stato poiché i loro allievi costano 600 euro all’erario contro i 7000 di quelli delle scuole statali. Spingerle alla chiusura non è solo un danno alle famiglie e un attacco alla libertà educativa, ma è anche un danno per lo Stato e per il contribuente. Quando il centro destra tornerà al governo bisognerà occuparsene con un forte sostegno che porterà anche a migliorare la qualità della scuola statale. Ne parliamo da molto tempo, qualcosa è stato fatto: è ora di completare il lavoro.”