A quattro anni dall’approvazione al Senato, l’Intesa tra la Congregazione dei Testimoni di Geova e lo Stato Italiano non ha ancora il voto della Camera

Interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri
Premesso che:

al fine di garantire la più ampia libertà religiosa di cui all’articolo 19 della Costituzione, l’articolo 8 della nostra Carta fondamentale stabilisce che tutte le religioni sono egualmente libere davanti alla legge e che tale libertà si traduce nella possibilità per ciascuna di esse di organizzarsi secondo i propri statuti;

i rapporti di ciascuna confessione religiosa, diversa dalla cattolica, con lo Stato sono regolati per legge sulla base di Intese con le relative rappresentanze, stipulate dal Governo e successivamente ratificate dal Parlamento;

nel corso della XVI legislatura, il disegno di legge di approvazione dell’Intesa con la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova in Italia, presentato dal Governo l’8 giugno 2010 e approvato dal Senato il 19 settembre 2012, non ha concluso il suo iter alla Camera dei Deputati per anticipata fine della legislatura;

risulta allo scrivente che il Consiglio dei Ministri, nel corso del 2014, ha approvato nuovamente l’Intesa con le rappresentanze della Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova;

tuttavia, nella presente legislatura, il Governo non ha presentato al Parlamento il disegno di legge di approvazione;

si chiede di sapere:

per quale motivo il Governo non abbia presentato il disegno di legge di approvazione dell’Intesa firmata con la Congregazione cristiana dei Testimoni di Geova;

quando il Governo intenda farlo o se esistano ragioni che ostano a tale atto.

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