Approvare un provvedimento così mirato a una persona, fratello del Presidente del Consiglio, è un’ineleganza che ci si poteva risparmiare

Prima, con un provvedimento di straordinaria necessità e urgenza, in nome del “ricambio generazionale”, si impedisce ai pubblici dipendenti di rimanere in servizio oltre i 67 anni. Dopo pochi mesi, con un altro provvedimento di straordinaria necessità e urgenza, si torna a permettere questa possibilità. Ma solo per il CNR, dove da 40 anni è dirigente il professor Franco Prodi

Intervento in Aula nella discussione del decreto-legge proroga termini

Signor Presidente,

mi soffermerò brevemente su un solo punto di questo complesso provvedimento, molto composito. Il punto è quello di cui ha già parlato il senatore Possa questa mattina, presentando una pregiudiziale; si tratta dell’articolo 1, comma 5, dove si dice: «In attesa del riordino del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), i direttori degli istituti del predetto Ente (…) restano in carica fino al 30 giugno 2007; sono sospese, fino a tale data, le procedure concorsuali destinate al rinnovo dei predetti incarichi». Questa è una norma davvero molto interessante, perché l’articolo n. 33 del decreto-legge n. 223 del 2006 – il cosiddetto decreto Bersani – abolisce per i pubblici dipendenti la possibilità di permanenza in servizio oltre il sessantasettesimo anno di età; questa è stata presentata dal Ministro Bersani come una misura tendente a favorire un ricambio anche generazionale.

Dunque, evidentemente è una norma particolarmente importante, che volutamente il Governo ha adottato con un decreto‑legge – cioè un provvedimento che è in sé di straordinaria necessità e urgenza (altrimenti sarebbe incostituzionale); cioè, il Governo ha ritenuto che fosse straordinariamente necessario e urgente impedire la possibilità ai dipendenti pubblici di restare in servizio oltre il sessantasettesimo anno di età.

Anche al personale del CNR, evidentemente, si applicano questi limiti ed è probabile che sia particolarmente auspicabile un ricambio generazionale anche al suo interno. Pertanto, il CNR, in attuazione di quella norma, ha avviato le procedure per i concorsi; i quali, poiché daranno la possibilità di rimanere in servizio per cinque anni, presumibilmente escluderebbero coloro che al momento del concorso hanno più di 62 anni di età. Quella norma viene ora cancellata con un altro provvedimento di straordinaria necessità e urgenza, cioè un decreto-legge (poiché se non fosse di straordinaria necessità e urgenza, sarebbe incostituzionale) solo per il CNR. Difficile capire questo avanti e indietro del Governo, questo stop and go, questo contraddirsi del Governo che prima, con un provvedimento di straordinaria necessità e urgenza, impedisce ai pubblici dipendenti – dunque anche ai dirigenti del CNR – di rimanere in servizio oltre i 67 anni e, dopo pochi mesi, cambia idea e con un altro provvedimento di straordinaria necessità e urgenza torna a permettere questa possibilità.

Ebbene, giova sapere che a entrambi i voti ha partecipato anche il Presidente del Consiglio Romano Prodi. Giova anche sapere che, tra coloro che vengono beneficiati da questa norma, c’è il professor Franco Prodi – il quale, oltre a essere omonimo del Presidente del Consiglio, è anche suo fratello e si trova così nella fortunata circostanza, per un provvedimento preso e a termini scaduti, di poter rimanere al suo posto di dirigente del CNR. È un fatto davvero notevole. Il senatore Quagliariello ha presentato – con la firma di parecchi altri Colleghi, fra i quali quella del sottoscritto – un’interrogazione al riguardo, ma credo sia da sottolineare questo passo del provvedimento che andiamo a discutere poiché, se c’è un conflitto di interesse, qui è davvero macroscopico. Quando nel primo provvedimento, il 4 luglio scorso, si decise di limitare a 67 anni di età la possibilità di rimanere in servizio per i dipendenti pubblici, il Ministro Bersani parlò di ricambio generazionale. Il professor Franco Prodi ha incarichi dirigenziali nel CNR dal lontano 1967, quindi da quarant’anni. Grazie a questo provvedimento di straordinaria necessità e urgenza del Governo, potrà ancora restare per un tempo indefinito a ricoprire tale posizione: alla faccia del ricambio generazionale e del conflitto di interessi! En passant, ricordo che il professor Franco Prodi compirà 67 anni l’anno prossimo e dunque, trattandosi di concorsi che danno luogo ad una permanenza di cinque anni, sarebbe escluso dalla procedura concorsuale avviata; con questa norma, invece, potrà restare in servizio, dando il suo sicuramente prezioso contributo alla ricerca scientifica nel nostro Paese.

Giova, infine, sottolineare che il comma 5 dell’articolo 1 del decreto-legge in esame non solo abolisce il limite di età di 67 anni, ma addirittura sospende le procedure concorsuali fino al 30 giugno 2007 destinate al rinnovo dei predetti incarichi. Abbiamo già sottolineato la contraddizione esistente tra quanto il Governo ha deciso nel luglio scorso e quanto ha stabilito alla fine di dicembre, contraddicendosi completamente sul problema degli ultrasessantasettenni che restano nella Pubblica Amministrazione. In questo caso, notiamo addirittura una contraddizione nello stesso comma, dato che in esso si stabilisce che venga prorogato il termine per restare in servizio al 30 giugno 2007 e che sia differita la procedura per attuare i concorsi sempre al 30 giugno; per cui è chiaro che il 1° luglio non saranno stati espletati i concorsi che, pertanto, verranno ritardati chissà quanto, con la evidente impossibilità di accesso per nuove generazioni di ricercatori – persone, ad esempio, che non siano da quarant’anni ai vertici di questo istituto, di cui tanto si parla e per le quali poco si fa (mi riferisco naturalmente all’attività del Governo) -, con conseguente lesione del buon senso, della legge sul conflitto di interessi, di una legge da poco approvata e anche di un minimo di decenza. Perché, francamente, approvare un provvedimento così mirato a una persona, che è fratello del Presidente del Consiglio, è un’ineleganza che ci si poteva risparmiare.

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