ARRESTO CARIDI. MALAN (FI): SECONDO PD, ‘NDRANGHETA AIUTÒ RENZI

“Con il suo voto per l’arresto del senatore Caridi, il PD ha dato credito al quadro accusatorio del gip di Reggio Calabria, il quale ha scritto testualmente che il senatore ha operato in modo stabile, continuativo e consapevole con la ‘Ndrangheta, agevolandola anche all’interno del Senato. Ebbene, il voto più importante nei tre anni e mezzo al Senato Caridi l’ha espresso il 14 ottobre 2014, salvando il Governo Renzi sull’autorizzazione allo scostamento dal pareggio di bilancio chiesto dalla risoluzione Zanda. La stessa risoluzione affermava che, in caso di bocciatura, sarebbe stata necessaria una manovra tra i 14 e i 35 miliardi, che avrebbe affossato l’economia italiana. Il voto di Caridi fu decisivo. Senza di esso, il Governo sarebbe caduto perché avrebbe dovuto abbandonare le politiche degli 80 euro e della spesa allegra.

Se davvero era agli ordini della ‘Ndrangheta, come sostiene il giudice avallato dal voto del PD, è evidente che la ‘Ndrangheta ha deciso come lui doveva votare e ha scelto Renzi. Io non credo a questo quadro accusatorio perché privo di qualsiasi prova concreta nonostante 19 anni di indagini ma, a quanto pare, il PD ci crede e dunque dovrebbe chiedersi: cosa ha ricevuto la ‘Ndrangheta dal Governo Renzi?”

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