ASPI, MALAN (FI): CESSIONE A CDP SEMPRE PIÙ INSOSTENIBILE

È sempre più insostenibile il piano per la cessione a Cassa Depositi e Prestiti del pacchetto Aspi attualmente in mano ad Atlantia. Anche oggi emergono nuovi elementi: diversi quotidiani oggi riportano la notizia secondo la quale l’ex amministratore delegato della società autostradale, Giovanni Castellucci, era a conoscenza della problematicità del Ponte Morandi, tanto da indicare come unica soluzione un rafforzamento dei tiranti proprio della pila 9, quella crollata il 14 agosto 2018. L’intervento non fu mai effettuato, e il suo costo monetario, evidentemente non piccolo, è finito nelle tasche degli azionisti, ma è costato la vita alle vittime del crollo. Ieri Guido Crosetto, coordinatore nazionale di Fratelli d’Italia, in un tweet faceva notare che con meno soldi di quanto lo Stato si accingerebbe a spendere per il solo pacchetto di Aspi in mano ad Atlantia ci si potrebbe comprare Atlantia per intero. Infatti l’intera operazione comporta per CDP un esborso di oltre 21 miliardi, mentre Atlantia capitalizza oggi poco più di 13 miliardi, ma nel marzo 2020 era scesa sotto i 10 miliardi. La settimana scorsa il presidente della Commissione Finanze del Senato Luciano D’Alfonso (PD) ha fatto notare che con l’operazione ASPI/CDP lo Stato si accingerebbe a spendere 7,3 miliardi più del dovuto. Quanto a me, fin dal 2014 tento di contrastare con ogni mezzo la tendenza di strutture dello Stato a favorire in ogni modo certi concessionari autostradali, ben al di là di qualsiasi logica di mercato, di concorrenza o di oculato uso delle risorse pubbliche.
Oggi, dopo i 43 morti di Genova e tutto quanto è emerso su una gestione che ha risparmiato su controlli e manutenzione per massimizzare i profitti, è totalmente inaccettabile premiare i responsabili e beneficiari con una montagna di soldi che verranno anche da eccessivi aumenti dei pedaggi in tutta la rete Aspi, a spese degli utenti e della competitività del Paese. La risposta alle numerose interrogazioni che io ed altri abbiamo presentato, che comunque è dovuta, diventa prioritaria, dati i tempi ristretti in cui l’operazione in corso dovrebbe concludersi.

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