ASTI-CUNEO. MALAN (FI): RITARDI E COSTI ALLE STELLE. IL GOVERNO CHIEDA CONTO

“È sconcertante come il Ministro Delrio, sull’autostrada Asti-Cuneo, stia prendendo per buone tutte le tesi della società concessionaria, che lamenta flussi di traffico troppo bassi.

Innanzitutto, se l’opera fosse stata completata nei tempi previsti dal bando di gara – cioè entro agosto 2013, senza contare gli anni persi per rendere operativo il risultato della gara stessa – gli utenti sarebbero molto più numerosi. Ma, soprattutto, l’ANAS avrebbe dovuto informare il Ministro del fatto che il traffico coincide con le stime fatte dall’ANAS stessa in sede di bando di gara. È stata proprio la società ad alzare irragionevolmente le stime del traffico nella sua offerta che, anche grazie a questo, è risultata economicamente più vantaggiosa di quelle dei concorrenti. Ora si lamenta di avere fatto stime sbagliate e ottiene l’avallo del Ministro, il quale dovrebbe difendere gli interessi dello Stato e dei cittadini prima di quelli di questa società privata. Dovrebbe chiedere conto alla società del mancato rispetto dei tempi previsti nella sua stessa offerta e della ingiustificata lievitazione dei costi, dai 988 milioni da essa stessa proposti a un miliardo e mezzo e, poi, a 1,8 miliardi. Del resto, il Governo Renzi aveva fortemente voluto l’articolo 5 del decreto ‘Sblocca-Italia’, scritto – l’ha detto chiaramente lo stesso Premier – dopo aver consultato i beneficiari tra cui proprio la società concessionaria dell’Asti-Cuneo; la quale, con il pretesto dell’accorpamento di questa tratta con la Torino-Piacenza, avrebbe potuto prolungare la concessione di quest’ultima – che incassa 180 milioni all’anno, di cui oltre la metà di margine operativo lordo, di ben 18 anni – e con la Torino-Milano, ancora più redditizia, di 9 anni.

L’unica iniziativa che dovrebbe prendere il Governo sarebbe di revocare la concessione per il mancato rispetto dei termini da parte della società. Altro che aspettare una nuova proposta finanziaria, che probabilmente consisterà nell’ennesima richiesta di proroga della concessione della Torino-Piacenza, per la quale già c’è un ritardo nell’indizione della gara visto che scade l’anno prossimo, e magari anche della Torino-Milano. Il Ministro Delrio ha lodevolmente detto, seppure su un altro argomento, che lo Stato non può fare da Bancomat per gli aumenti dei costi. Purtroppo, però, anziché chiedere conto alle società delle loro inadempienze, si muove solo per trasferire il ruolo di Bancomat agli utenti autostradali”.

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