AUTOSTRADE. MALAN (FI): AUMENTI ARRICCHISCONO CHI È GIÀ RICCHISSIMO

“Gli aumenti dei pedaggi autostradali sono un serio danno al Paese, e sono il frutto di politiche sbagliate e ingiuste che questo Governo ha portato avanti con ostinazione. In presenza di una inflazione allo 0,9% vediamo aumenti medi del 2,7%, con picchi a livelli stellari come l’8,34% della Torino-Milano. A perdere pesantemente sono automobilisti, consumatori e sistema-Paese; a guadagnare, colossi che già prima degli aumenti avevano profitti enormi e senza rischi.

In testa, Autostrade per l’Italia – che, in virtù dell’aumento, vedrà salire i suoi incassi di ben 50 milioni, che si aggiungeranno ai quasi 2 miliardi di margine operativo che già ha ottenuto quest’anno. Il Gruppo Gavio, noto sostenitore di Matteo Renzi, solo con la Torino-Milano potrà contare su quasi 20 milioni in più – per rimpinguare i 170 milioni di margine di quest’anno – e altrettanto gli arriverà dalle altre tratte gestite – tra cui la Torino-Piacenza, la cui concessione è scaduta mentre il Governo continua a non indire la gara per il rinnovo, nonostante i numerosi impegni solennemente presi su miei ordini del giorno. Degni di nota anche gli aumenti al doppio dell’inflazione su Autobrennero e Autovie Venete, a concessione ampiamente scaduta anche per il sabotaggio della gara a suo tempo varata dal compianto ex Ministro Altero Matteoli, allo scopo di dare in pasto gli enormi profitti e le assunzioni clientelari a due partecipate dominate da PD e SVP.

È inaccettabile spremere chi viaggia e i loro clienti per arricchire chi è già ricchissimo”.

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