Con questa riforma costituzionale, un Partito di minoranza nel Paese deciderà della vita e della morte degli Italiani

Intervento in Aula durante la discussione degli emendamenti alla riforma costituzionale

Signor Presidente, vorrei dichiarare il voto favorevole a questo emendamento (1.44 concernente la competenza del futuro Senato di esprimersi e legiferare sui cosiddetti temi “etici”– ndr)

Le innovazioni che apporta all’attuale testo sono importanti e restituiscono il ruolo che al Senato era stato assegnato dal Senato stesso.

Già ci sarebbe stata una questione di un minimo di garbo istituzionale, che in una situazione normale ci si poteva aspettare – ma sappiamo che, di questi tempi, già il rispetto del Regolamento è un sogno, figuriamoci il garbo istituzionale – di fronte a un Senato che praticamente si è suicidato. Alla faccia dell’articolo 51 della Costituzione, infatti, la cosa sicura è che gli attuali senatori non potranno candidarsi al prossimo Senato, per cui non c’è pari opportunità. Ebbene, il garbo istituzionale avrebbe voluto che i signori dell’altro ramo del Parlamento non riducessero ulteriormente le prerogative del Senato, ma l’hanno fatto. Visto che quest’Aula ha votato il testo che costituisce l’emendamento Romani (1.44c) e il seguente, a prima firma Calderoli (1.902), ritengo sarebbe coerente che tutto il Senato votasse di nuovo quello che ha votato qualche mese fa, restituendo al Senato quanto con votazione segreta era stato ad esso assegnato, ossia quando i senatori votarono secondo coscienza e non secondo le indicazioni di Partito.

La Costituzione non è una legge qualsiasi, non è una legge finanziaria, ma è costata milioni di morti, perché non ci sono stati solo gli Italiani che ci hanno dato la libertà e hanno combattuto per essa, ma ci sono stati soldati che sono partiti dall’altra parte del mondo per venire a dare la libertà al nostro Paese. Ebbene, un voto di coscienza su questo credo sia veramente il minimo. Con quel voto di coscienza, il Senato, nella lettura precedente, assegnò al futuro Senato – del quale gli attuali senatori sicuramente non faranno parte – il ruolo paritario per le questioni inerenti agli articoli 29 e 32 della Costituzione.

Ebbene, il fatto che in una Camera la maggioranza sarà sicuramente costituita da esponenti di un solo Partito – che avrà avuto la maggioranza solo grazie all’artificio del ballottaggio, e dunque potrà essere assegnata ad un Partito che al primo turno avrà avuto una bassa percentuale – non è un caso estremo, ma quello che sarebbe successo nelle ultime elezioni del 2013 (un partito con il 24 per cento dei voti o poco più, infatti, avrebbe avuto la maggioranza dei deputati). Ebbene, vi immaginate che un Partito che ha avuto il 25 per cento alle elezioni – qualunque sia, perché non dovete pensare che solo il Partito Democratico possa vincerle, ma possono farlo anche tanti altri – decida senza alcun tipo di contrappeso su questioni come la famiglia o l’eutanasia (comunque la si pensi, perché la si può pensare nel modo più innovativo o conservatore)? Ma vi immaginate un Partito ultraconservatore che, con quello che può succedere in un ballottaggio e con il 25 per cento dei voti, ha la maggioranza dei deputati e decide su queste materie, ossia cosa sono famiglia o procreazione o come affrontare l’intero problema delle cure, il loro consenso e la libertà del singolo cittadino che vi ha diritto, come pure a dire sì o no? Nella scorsa legislatura c’è stato uno scontro molto acceso su questo e, non a caso, non si decise, perché evidentemente non c’era una volontà politica sufficiente.

Con questa Costituzione – che voi volete e che, senza l’approvazione di questo emendamento, sarà ormai cosa fatta – una piccola minoranza potrà decidere per tutti con questo sistema: ripeto che non si tratterà di decidere su leggi finanziarie o su emendamenti che comportino aumenti di spesa, che sono cose importantissime che toccano la vita dei cittadini, ma di decidere sulla nostra concezione di individuo, di società, di vita e di morte. Un Partito con il 25 per cento dei voti dei pochi italiani che saranno andati a votare, quindi il 25 per cento di quei pochi italiani che saranno andati a votare – perché sarà stato tolto loro il diritto di tutto, ai loro rappresentanti si toglie il diritto di votare e volete che gli Italiani vadano a votare? – dovrà decidere sulla vita e sulla morte dei Cittadini. È una cosa assolutamente inaccettabile.

Ecco perché voteremo a favore di questo emendamento e spero che lo facciano tutti quelli che un anno fa hanno votato, secondo coscienza, a favore dell’inserimento delle parole che introducono i temi di cui agli articoli 29 e 32 della Costituzione. Si ricordino che la coscienza c’è sempre, anche a voto palese: e allora, se la loro coscienza si esprime solo con il voto segreto, è ben povera e sono da compatire! Più di tutti, però, è da compatire il nostro Popolo, che subisce azioni di questo genere.

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