DELL’UTRI. MALAN (FI): PER LUI REINTRODOTTA LA PENA DI MORTE

“I magistrati di sorveglianza di Roma hanno spinto Marcello Dell’Utri a un gesto estremo: ieri, l’ex senatore ha annunciato che inizierà lo sciopero della fame e si lascerà morire lentamente, visto che – a quanto pare – per lui si è reintrodotta la pena di morte.

Il 27 luglio scorso, a questo signore di 76 anni, già malato di cuore, è stato diagnosticato un tumore alla prostata. Siamo a dicembre e non ha ancora ricevuto alcuna cura: come fanno a dire che le sue condizioni sono compatibili con il regime carcerario? Se l’amministrazione penitenziaria non è in grado di provvedere a ciò di cui ha bisogno un malato nelle sue condizioni, allora qual è il senso nel tenerlo in cella? La cosiddetta “giustizia” italiana, molto spesso clemente con criminali violenti e pericolosi, si accanisce con un uomo condannato per un reato inesistente nei fatti e inesistente nel Codice penale al momento dei fatti”.

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