UNIONI CIVILI. MALAN (FI): EMENDAMENTO È PATETICA FOGLIA DI FICO

“L’emendamento approvato in commissione Giustizia sulle cosiddette unioni civili potrebbe avere un senso solo se il provvedimento venisse radicalmente cambiato, cosa sulla quale c’è chiusura a tutti i livelli, dalla relatrice Cirinnà al ministro Boschi, che ritengono irrinunciabile la cosiddetta ‘stepchild adoption’ – cioè l’adozione con utero in affitto – e la sostanziale equiparazione al matrimonio. Altrimenti è solo una patetica foglia di fico, sotto la quale qualcuno forse pensa di nascondersi fingendo di aver difeso i principi in cui dice di credere. Non ha alcun senso tentare di far capire che l’istituto sia diverso dal matrimonio e poi attribuirgli tutte le prerogative del matrimonio, con la sola, inutile, eccezione dell’adozione di bambini esterni alla coppia – in sé meno devastante di quella che il testo Cirinnà vuole permettere – la quale comporta, nella quasi totalità dei casi, la pratica dell’utero in affitto, la mercificazione della donna e del bambino e lo stravolgimento del concetto di genitore e di sesso, in applicazione dei dettami dell’ideologia gender.

Se la struttura del ddl resta quella attuale, cioè quella di un matrimonio sotto falso nome, anche l’eventuale esclusione dell’adozione sarebbe ben presto cancellata da qualche sentenza. Chi vota a favore deve sapere che sta votando questo e non altro: il matrimonio gay, l’utero in affitto, il bambino come merce e l’educazione gender obbligatoria, per inculcare ai bambini il demenziale concetto che un bambino può nascere da due uomini e due donne”.

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