Il Governo accoglie l’ordine del giorno Malan contro gli abusi da parte dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia non potrà più chiedere né adempimenti in tempi inferiori a 60 giorni, né la presentazione di documenti già in suo possesso

Il Governo, rappresentato dal sottosegretario Gianfranco Polillo, nell’ambito dell’approvazione del decreto sulla razionalizzazione della spesa pubblica (“spending review”), ha accolto l’ordine del giorno (G100) del senatore Lucio Malan che impegna il Governo a far sì che l’Agenzia delle Entrate non chieda più, nella verifica dei dati delle denunce dei redditi, di presentare documenti in tempi inferiori ai 60 giorni, né obblighi a presentare documenti già in possesso dell’Agenzia.

Nel merito, il senatore Malan ha dichiarato:

“È un fatto doveroso perché, negli scorsi mesi, l’Agenzia aveva – secondo un suo stesso comunicato stampa – inviato oltre un milione di lettere che chiedevano numerosi documenti, anche già in suo possesso, da consegnarsi entro 30 giorni, quando l’articolo 3 dello Statuto del Contribuente vieta di imporre adempimenti in tempi inferiori a 60 giorni. Una vittoria per i diritti dei Cittadini, che devono sì pagare le tasse ma non essere vessati da richieste irragionevoli”.

Testo dell’ordine del giorno

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