MATRIMONI GAY. MALAN (PdL): VICE MINISTRO GUERRA TRAVISA CORTE USA

“Le parole del vice Ministro Sen. Maria Cecilia Guerra travisano totalmente il contenuto reale della sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti. Come molti organi di informazione, la vice Ministro sembra aver inteso che la Corte ha stabilito il diritto al matrimonio per le coppie omosessuali. Non è così: nulla cambierà nei 37 Stati dove le coppie dello stesso sesso non possono sposarsi, così come nei 19 di questi dove non sono neppure riconosciuti diritti inferiori al matrimonio. Le loro leggi restano pienamente in vigore.

La Corte – peraltro con la minima maggioranza e con procedura giudicata scorretta da uno dei nove giudici – ha solo stabilito che le leggi federali non possono disconoscere i matrimoni riconosciuti dalle rispettive leggi statali, siano essi eterosessuali o omosessuali. Un po’ il contrario di quanto alcuni vogliono fare in Italia, usando norme europee per invalidare le leggi nazionali. Sulla questione California, poi, la Corte ha eccepito sulle procedure con le quali era stato appellata una sentenza che, a sua volta, annullava il referendum statale che aveva cancellato il matrimonio gay. Nessuna presa di posizione sul merito della questione.

Spiace anche che il vice ministro Guerra, dalla sua autorevole posizione istituzionale, tiri in ballo l’omofobia che non c’entra; a meno che non voglia dare dell’omofobo a chiunque sia contrario al matrimonio gay – come la maggioranza dei californiani, come 37 altri Stati degli Stati Uniti e, ritengo, come la maggioranza degli Italiani, una volta informati sui costi di una tale innovazione”.

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