GAY PRIDE. MALAN (FI): RISPETTO, MA NO A LEGGE CONTRO LIBERTÀ E FAMIGLIA

“Molti e autorevoli esponenti del PD, in occasione del Roma Pride, rilasciano dichiarazioni a favore della legge sull’omofobia e sulle cosiddette unioni civili. Tutte le persone meritano rispetto e forme di tutela sono opportune anche per le coppie non sposate, ma i testi in discussione su questi temi sono estremamente pericolosi.

Sulle unioni civili, le molte proposte che riconoscono a tutti gli stessi diritti delle coppie sposate avrebbero la conseguenza di ridurre a zero o quasi le poche risorse oggi destinate alle famiglie, che – oltre ai diritti – si assumono anche dei doveri. Non per nulla la Commissione Bilancio del Senato ha stabilito che simili innovazioni richiedono una grossa copertura finanziaria. Inoltre, è chiarissimo l’intento di includere nei ‘diritti’ l’adozione di bambini e l’utero in affitto per le coppie omosessuali. La legge sull’omofobia, poi, se approvata, manderebbe in carcere chi si permette di dire che per un bambino è meglio avere un padre e una madre, o si opponga all’indottrinamento omosessualista dei bambini – già contenuto in documenti del dipartimento Pari Opportunità – e metterebbe fuori legge i testi biblici e di altre religioni che ritengono l’omosessualità un peccato, punendo chi si dica contrario ai matrimoni gay nello stesso modo di chi pretenda di vietare matrimoni fra etnie diverse.

Sì al rispetto, ma sì soprattutto alla libertà. Anziché chiedere le nozze gay, mi aspetterei dal Gay Pride un impegno per gli omosessuali che in certi Paesi vanno in carcere o sul patibolo”.

Torna in alto