Giustizia: Malan, da FdI ddl per riformare diffamazione

“L’Italia nel 2022 è stata classificata al 58esimo posto sui 180 Paesi del mondo per libertà di stampa. Risulta che la ragione di questo posizionamento sia principalmente la possibilità che in Italia un giornalista possa finire in carcere per un reato di opinione. Questa è, senza dubbio, una di quelle ragioni che rende questo disegno di legge molto importante, perché garantisce giustizia a tutte le parti interessate consentendo al giornalista che ha commesso un errore in buona fede, di riparare al danno senza incorrere in conseguenze penali. Ma è importante anche per l’immagine dell’Italia, che non merita di essere considerata una Nazione in cui un giornalista possa essere incriminato per ciò che ha scritto o detto, consentendo il pieno rispetto del dettato costituzionale che prevede la libertà di pensiero e di espressione”. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia, Lucio Malan, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del ddl che contiene modifiche in materia di diffamazione a prima firma Alberto Balboni, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama.

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