Il Foglio: “Il senatore Malan contro la gogna giudiziaria a cinque stelle”

“Chi vorrebbe investire in un Paese dove sei considerato colpevole fino a prova contraria e anche dopo? La campagna elettorale è finita”, attacca il senatore di Forza Italia. “I diritti delle Opposizioni non sono concessioni del Premier”

Alle 14.30 è ripreso al Senato il dibattito sulla fiducia al Governo e il primo a prendere la parola è il forzista Lucio Malan, che ricorda come “questo Governo ha già stabilito un record: è stato il più lento a formarsi. Ai tempi dell’ultimo Governo Berlusconi, a tre mesi dalle elezioni come adesso, avevamo già risolto la crisi dei rifiuti a Napoli, abolito la tassa sulla prima casa e approvato il decreto per mantenere Alitalia in mani italiane. Non l’avevamo annunciato, l’avevamo fatto. Ma almeno, dopo i Governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, gli Italiani si aspettavano un Capo del Governo che conoscessero e su cui si fossero fatti un’idea. Ed ecco invece Giuseppe Conte, scelto dai misteriosi vertici del M5s sulla base del curriculum”.

Malan sferza soprattutto sul tema della Giustizia: “Conte aveva esordito bene, dicendo che ‘è sbagliato descrivere l’Italia come un Paese di corrotti. Ci sono episodi di corruzione che vanno combattuti ma l’Italia è sana’. Verissimo. Peccato che tutta la propaganda dei 5 stelle dica il contrario: sono tutti corrotti – tranne loro, naturalmente. Infatti, nelle parole del Premier di poco fa sembrano prevalere le idee del Ministro della Giustizia Bonafede, che ha tenuto a far sapere di voler dare ruoli importanti a Piercamillo Davigo, noto per aver detto che non esistono innocenti ma solo colpevoli non ancora scoperti e che, in pratica, non esistono errori giudiziari e che caso mai l’errore è quando qualcuno viene assolto perché non sono emerse le prove della sua colpevolezza. Insomma: giusto giusto l’opposto di ciò che dice la Costituzione e le elementari norme di civiltà. Non è solo questione di principi e diritti individuali. Chi mai vorrebbe investire e creare occupazione e lavoro in un Paese dove sei considerato colpevole fino a prova contraria e a volte anche dopo? I tempi lunghissimi che ci sono in Italia per avviare un’attività, un’opera pubblica e in definitiva creare lavoro, sono spesso dovuti al fatto che funzionari pubblici che dovrebbero firmare le autorizzazioni temono per quella firma di finire indagati e condannati anche se innocenti ad anni di graticola giudiziaria, che volete allungare con l’estensione dei tempi di prescrizione e con l’abolizione dei riti abbreviati, come contenuto nel vostro programma”.

Malan dà anche una dura stoccata al nuovo Governo su questioni di merito e prassi democratica: “I diritti delle Opposizioni, come la presentazione di interrogazioni parlamentari, sono sacrosanti diritti dell’Opposizione e del parlamentare – dice il vicepresidente vicario di Forza Italia – non sono gentili concessioni che il Presidente del Consiglio fa. Useremo i nostri diritti come conviene a una forza responsabile quale noi siamo”.

Sul contratto di Governo, Malan attacca: “Sono tante le cose che non si comprendono nel programma presentato in questa Aula, ma ne voglio citare alcune: come si fa a rilanciare il Sud senza che ci sia una sola parola nel cosiddetto contratto? Come si fa a incentivare il lavoro, se poi si vuole approvare una misura diseducativa come il reddito di cittadinanza? Come si aiuta l’economia tagliando le infrastrutture? La campagna elettorale è finita: non è più tempo dei proclami; bisogna affrontare seriamente i problemi del Paese. Nei comizi parli di quello che vuoi ma, quando governi, hai a che fare con la realtà, che pone anche problemi sgraditi”.

Torna in alto