Il Predellino: “Malan, da rinvio referendum e ‘no’ a doppio turno, 440 milioni per l’Abruzzo”

Rinviare il referendum e abolire il doppio turno alle amministrative, e trovare così almeno 80 milioni per il 2009 e 360 milioni per i prossimi quindici anni per la ricostruzione dell’Abruzzo colpito dal terremoto. In un articolo sul quotidiano online Il Predellino, il senatore Lucio Malan ritorna sulla proposta di rinvio dei quesiti elettorali fatta nei giorni scorsi dall’On. Giorgio Stracquadanio, e aggiunge un disegno di legge sull’abolizione del doppio turno.

“Ho ascoltato Stracquadanio che, alla Camera, sottolineava l’incongruenza di chi, come il PD, chiede l’inedito accorpamento di elezioni e referendum quando, contemporaneamente, ci fa votare da sedici anni in due turni per Province e Comuni e continua a proporre di introdurre il doppio turno anche alle elezioni politiche. Ho subito preparato un disegno di legge per abolire il doppio turno e, nel redigere la relazione, mi sono reso conto che quel sistema fu introdotto a seguito di un referendum che in nessun modo chiedeva di votare due volte ma soltanto un sistema maggioritario in tutti i Comuni. Gli Italiani hanno mostrato di non gradire questo meccanismo, andando a votare in pochi al secondo turno, e già nel 1995 per pochi voti non l’abrogarono per via referendaria. Il risparmio sarebbe a regime e libererebbe importanti risorse per la ricostruzione in Abruzzo”.

Per quanto riguarda la somma che si risparmierebbe, entrambi i parlamentari sottolineano che non si tratta delle cifre di cui parla il Partito Democratico ma pur sempre di somme molto rispettabili. Per quanto riguarda il referendum, è chiaro che non tenerlo per nulla fa risparmiare assai più che accorparlo – all’incirca il doppio. Non si stampano le schede né si trasportano, e i compensi per i componenti dei seggi, anziché ridursi, si annullano. “Le stime fatte da Stracquadanio e da me per l’accorpamento erano tra i 22 e i 56 milioni. Pensiamo che il rinvio possa liberare quest’anno 55 milioni tra seggi e schede, oltre a un certo risparmio per i Comuni e il Ministero dell’Interno, per un totale tra gli 80 e i 100 milioni. Eliminare il secondo turno per tutte le Province e per i Comuni sopra i 15mila abitanti, nelle Regioni a statuto ordinario, dovrebbe portare un risparmio di circa 70 milioni per le Province e 50 per i Comuni ogni cinque anni, cioè 24 all’anno. Insieme al rinvio del referendum, si tratta di una somma, per quest’anno, pari a circa 3mila euro per ogni sfollato e 10mila a testa per il prossimo quindicennio. Purtroppo, i calcoli del PD sono sbagliati, altrimenti saremmo addirittura intorno ai due miliardi!”

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