Il Tascabile: ” Il dilemma dello ius soli”

di Daniele Brunetti

Il senatore di Forza Italia e membro della commissione Affari Costituzionali Lucio Malan spiega a il Tascabile che porre la fiducia su un tema così importante sarebbe estremamente grave, perché “la Costituzione prevede che la sovranità appartenga al Popolo e decidere chi può ottenere la cittadinanza fa parte delle regole del gioco di cui è necessario discutere”. Una discussione che è stata finora impedita dall’ostruzionismo messo in atto dalla Lega con i 7.000 emendamenti presentati in commissione, anche se, secondo il senatore, “in tutto questo tempo di quelle modifiche non ne è stata esaminata nemmeno una; tutti gli emendamenti giacciono inevasi, ed è stata una scelta premeditata del PD perché sanno che più si discute del provvedimento, e più gli Italiani si indignano”.

Secondo il senatore, l’approvazione del disegno di legge, che consentirebbe una “cittadinanza facile”, provocherebbe un ulteriore incentivo all’immigrazione, già a livelli record, aumentando il peso sul sistema sanitario e sulla previdenza. “Senza bisogno di ius soli, già nel 2015 ben 158.000 stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana: un numero ragguardevole che rende l’idea di quanto non sia assolutamente necessaria una maggiore apertura, soprattutto in un momento in cui tra gli Italiani cresce il timore legato a disoccupazione e terrorismo”. Proprio la sicurezza nazionale, per Malan, sarebbe uno degli aspetti che risentirebbe di più della approvazione di questa norma: “Oggi, se c’è uno straniero sospettato, può essere espulso senza troppe difficoltà, mentre è ovvio che, se diventa cittadino italiano, non si può attuare il provvedimento e te lo devi tenere finché non muore. Rischiamo – spiega il senatore – di andare incontro ai problemi che adesso hanno in Francia e Germania”.

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