Il senatore di Forza Italia a Il Velino: Il risparmio con le riforme istituzionali è uguale a zero. Il reddito di inclusione è una delle tante false promesse di Renzi, che scadranno il giorno del referendum
“C’è una convergenza di dati statistici inoppugnabili che dimostra come la condizione della fascia medio bassa degli Italiani stia drasticamente peggiorando”. Lo dichiara a Il Velino il senatore di Forza Italia, Lucio Malan, che spiega: “Non sono solo i dati economici ma pure quelli demografici, inquietanti e sottovalutati, a testimoniarlo. L’Italia, nel 2015, ha avuto la più bassa natalità di sempre dai tempi dell’Unità nel 1861: indice chiaro che una fascia di popolazione non fa più figli perché è senza fiducia”. Contemporaneamente, osserva il senatore azzurro, “nel 2015 abbiamo avuto il record di mortalità, con un aumento del 9 per cento rispetto all’anno precedente”. Numeri non spiegabili “con dinamiche meramente legate all’invecchiamento della popolazione, che non avviene tutta in un anno, ma con il fatto – come dicono diverse statistiche di organizzazioni sanitarie nazionali e internazionali – che ci sono undici milioni di Italiani che o non si curano affatto o tardano le loro cure”. Così pure nel nostro Paese, afferma Malan, le ‘morti evitabili’, cioè quelle che si sarebbe potuto evitare con un’adeguata prevenzione, sono tra le più alte in Europa”.
“Quando i numeri sono così devastanti, è manifesta l’inefficacia delle politiche degli ultimi anni che hanno drammaticamente impoverito gli Italiani”, commenta Malan, che attacca il Premier Matteo Renzi sul fondo da 1,2 miliardi di euro pianificato dal Governo per la lotta alla povertà. “Se questo miliardo pensa di ottenerlo risparmiando con le riforme istituzionali – afferma il senatore FI – allora in tasca avrà zero euro. Perché, come ha detto la Ragioneria dello Stato, i risparmi saranno meno di 60 milioni, cifra equivalente al costo in più determinato dal doppio turno”. E anche il reddito di inclusione “ancora dobbiamo vedere cosa sia; anzi, è una delle tante false promesse del Presidente del Consiglio. Promesse che non saranno mai mantenute e che scadono il giorno del referendum. Dovesse vincerlo – conclude con una battuta Malan – non manterrà neppure la promessa di chiamarsi Matteo Renzi”.